Assegni familiari più pesanti
A decorrere da questo mese aumentano i diversi limiti di reddito complessivo della famiglia entro i quali si ha diritto all'Anf, l'assegno per il nucleo familiare. L'Istat ha rivalutato i redditi al costo della vita aggiungendo l'1,7%. Secondo le norme del settore, questa rivalutazione si riferisce alla differenza registrata tra l'anno 2006 e il 2007 ed è valida fino al 30 giugno 2009. In sostanza, il lavoratore che voglia farsi un po' di calcoli deve iniziare dai redditi della propria famiglia percepiti nell'anno 2007. Sfruttando un'altra opportunità: per coprire tutte le modalità di pagamento l'Inps ha aggiunto alle diverse tabelle con gli importi mensili anche analoghe tabelle con gli importi a livello giornaliero, settimanale, quattordicinale e quindicinale.
Famiglie numerose. L'Istituto di previdenza ha inoltre composto le nuove tabelle degli assegni prendendo direttamente in considerazione anche i nuclei familiari più numerosi (da sette fino a dodici componenti), che finora sono stati relegati nelle complesse note di calcolo a piè di pagina, utili solo a commercialisti e consulenti del lavoro. È considerato "nucleo numeroso" la famiglia con più di tre figli, tra i quali si calcolano anche i figli fino a 26 anni di età, indipendentemente dal carico fiscale, dalla convivenza, dallo stato civile e dalla loro qualifica (studenti, apprendisti, disoccupati).
Orfani e inabili. Infine le nuove tabelle comprendono anche lo speciale adeguamento, stabilito dalla finanziaria di quest'anno, per i nuclei familiari con orfani e per le famiglie con almeno un componente inabile. Per queste composizioni, l'assegno familiare è stato aumentato del 10% (dal 1° gennaio 2008) coinvolgendo in diversi casi anche le relative soglie di reddito. E' stato così cancellato l'ampio intervallo tra una fascia di reddito e la successiva, in vigore precedentemente, che spesso provocava la perdita della prestazione a fronte anche di un piccolo aumento del reddito familiare.
Collaboratori. Gli assegni spettano anche agli iscritti alla gestione separata Inps (collaboratori, liberi professionisti senza cassa di previdenza) e a una piccola categoria di lavoratori autonomi, gli armatori e i caratisti imbarcati sulla loro stessa nave, che, solo ai fini degli assegni familiari, risultano assimilati ai lavoratori dipendenti.