Assegni a «geometria variabile»
Nel settore dei contributi resta ferma, ma solo per il 2011, l'aliquota dell'11% per il contributo soggettivo sul reddito professionale netto dell'anno precedente. Sale invece da 2.000 a 2.250 euro il versamento minimo dovuto alla Cassa. Sono soggetti alla contribuzione anche i geometri pensionati che proseguono l'attività, mentre i nuovi iscritti e i praticanti beneficiano della riduzione di un quarto della contribuzione per i primi due anni di iscrizione alla Cassa e della metà per i tre anni successivi.
I geometri che hanno scelto di pagare in due rate il contributo soggettivo, devono versare la seconda rata, in autoliquidazione, non oltre domani 15 dicembre. Sul sito della Cassa è riportata la procedura per il pagamento da scegliere tra diverse modalità.
Nuove pensioni. Di pari passo, aumentano i requisiti per le pensioni all'interno di una sintesi tra calcolo retributivo e calcolo contributivo. L'assegno per la vecchiaia è riconosciuto dal prossimo anno solo avendo almeno 66 anni di età con 33 anni di contributi. Il vecchio requisito di 30 anni di versamenti resta ancora valido per chi raggiunge l'età entro il 2014, ma in questo caso la pensione scivola nel calcolo contributivo rispettando il criterio del pro rata. Resta ferma la pensione di anzianità, con 40 anni di contributi senza l'età, oppure con 35 di contributi e 58 di età, ma liquidata in parte anche col calcolo contributivo in relazione ai periodi maturati.
Fondo complementare. Tuttavia la vera novità che attende i 96 mila geometri italiani è un Fondo pensionistico integrativo di categoria, messo in cantiere già dallo scorso anno. Sarà gestito direttamente dalla Cassa ma nettamente separato dal regime obbligatorio, in modo da evitare qualsiasi interferenza finanziaria che possa ricadere sulla gestione dei trattamenti pensionistici di base. La realizzazione del Fondo, dopo un primo parere positivo della Commissione di vigilanza sui fondi pensione, potrebbe vedere la luce nei primi mesi del 2011. È attualmente in corso una consultazione informativa sul prossimo Fondo complementare tra gli iscritti alla Cassa che esercitano la libera professione e che risultano oggi particolarmente colpiti dal ristagno del settore edilizio.
Redditi 2010. Il modello 17/2010, che certifica il reddito professionale ed il volume di affari prodotti lo scorso anno, deve essere inviato alla Cassa on line dai singoli professionisti e dalle società e dagli studi associati. Per i ritardatari la Cassa ha concesso un rinvio ad oggi, 14 dicembre, con l'aggiunta di una sanzione di 200 euro, pari al 10% del contributo soggettivo minimo. Oltre la scadenza, scattano maggiori sanzioni.