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Arrivederci Odessa

Erri De Luca venerdì 30 agosto 2024
Un centinaio di anni fa Isaac Babel nativo di Odessa, scriveva del sole che doveva penetrare da sud nella letteratura russa e dissipare le nebbie di Pietroburgo. «E penso: scenderanno i Russi al sud, al mare e al sole». Odessa è una città Ucraina sul Mar Nero e Isaac Babel è tra i moventi che mi hanno spinto a sbirciare nella lingua russa. La sua “Armata a cavallo” e i “Racconti di Odessa” sono tra le migliori pagine arrivate fino a me. Isaac Babel fu fucilato il 27 gennaio 1940 dopo una sommaria procedura che l’accusava di trotzkismo. Si ignora dove sia la sua sepoltura. A leggere della sua Odessa ho ritrovato Napoli. Sono stato in Ucraina molte volte con un furgone di aiuti, durante questa guerra. Sono stato anche a Odessa. Non ho nostalgie geografiche, non ho desiderato visitare la moderna Odessa. Mi bastava quella di Babel. Insieme e grazie a lui ho abitato da lettore il povero quartiere della Moldovanka, abitato, come i quartieri spagnoli di Napoli, da residenti plurisecolari. La scalinata filmata da Eizenstein, lungo la quale rotolava la carrozzina, era coperta di sacchi di sabbia. «Scenderanno i Russi al sud» ma stavolta non per il mare e il sole. Scendono per colpire Odessa. Ogni guerra è intimamente fratricida, ma questa lo è di più. © riproduzione riservata