«Habeas vultus»! Titolo, domenica, del solenne fondo di Barbara Spinelli ("La Stampa") in tema di rischio odierno di razzismo. «Habeas"vultus»? Vorrebbe evocare l'«Habeas corpus», ordine di consegna di un accusato o di un testimone all'interno di un processo, ma è una stecca sintattica da arrangiamento. «Corpus» infatti, retto da «habeas», è accusativo singolare neutro e «vultus», nominativo o genitivo singolare maschile, dovrebbe essere «vultum». Titolo arrangiato, ma l'espressione è anche nel testo. Tra Autrice e Redazione nessuno ha avvertito la stecca sintattica? E proprio lì accanto pare rispondere subito un titolo: «Controlli mancati». Perfetto, ma è sullo «scandalo Grinzane», ove una cultura orgogliosamente «laica» " nomi e cognomi molto alla moda " ha dato il meglio di sé nel suo peggio, impadronendosi in nome della propria superiore modernità di iniziative culturalmente altrui, e nel caso, di cultura apertamente religiosa, come il Grinzane Cavour. Non basta, però, perché il massimo del ridicolo " ben segnalato ieri da Pierluigi Battista sul "Corsera" (p. 28: "Lettera al sacerdote dell'anticlericalismo") " è che, scoppiato lo scandalo, arriva dal suo interno il solito matematico da palcoscenici vari sempre unilaterali che, costretto alle dimissioni, dichiara che la vicenda è «una vittoria dei clericali»! Un discorso " scrive Battista " di «fantastica infondatezza», che rivela il «parossismo ossessivo» e «la fissazione paranoica" del più scatenato misticismo egotistico». Sì, sempre in tema: arrangiamenti e stecche non di grammatica, ma di cecità e pregiudizio. E ben più gravi.