Quella raccontata nella vicenda dei santi Priscilla e Aquila è una Chiesa in cui il centro di ogni decisione e di attività è Cristo. Così gli Atti degli Apostoli al capitolo 18 descrivono una collaborazione proficua che nasce a Corinto tra Paolo e i due sposi: insieme essi, nella diversità della loro condizione di vita, si mettono al servizio della comunità cristiana nascente. La loro esperienza inizia da un preciso carisma, quello dell'accoglienza: «Paolo lasciò Atene e si recò a Corinto – si legge negli Atti –. Qui trovò un Giudeo di nome Aquila, nativo del Ponto, arrivato poco prima dall'Italia, con la moglie Priscilla, in seguito all'ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei. Paolo si recò da loro e, poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì in casa loro e lavorava». I due poi seguono Paolo fino a Efeso, dove istruiranno Apollo, predicatore la cui conoscenza del Vangelo è carente in alcuni punti. Per un periodo, poi, i due sposi sono a Roma ma in realtà nulla si sa della loro morte, che secondo la tradizione avviene per martirio.
Altri santi. Sant'Adriano III, Papa dall'884 all'885; beato Eugenio III, Papa dal 1145 al 1153.
Letture. Romano. Gen 44,18-21.23-29;45,1-5; Sal 104; Mt 10,7-15.
Ambrosiano. Gs 5,13-6,5; Sal 17 (18); Lc 9,18-22.
Bizantino. 1 Tim 4,9-15; Lc 6,17b-19;9,1-2;10,16-21.