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Giuseppe Allamano. Apostolo delle missioni al servizio della dignità

Matteo Liut martedì 16 febbraio 2016
Evangelizzazione, missione e promozione umana sono tre dimensioni che devono camminare assieme, ognuna con le proprie specificità, ma tutte a servizio dell'umanità. È questo il messaggio che ci lascia il beato Giuseppe Allamano, testimone piemontese, che ripensò l'annuncio «ad gentes» anticipando la visione del Vaticano II. Nato a Castelnuovo d'Asti nel 1851, era nipote di san Giuseppe Cafasso, ed ebbe come insegnante don Bosco. Ordinato prete a 22 anni a Torino, fu rettore del santuario della Consolata. Convinto sostenitore della necessità di continuare a inviare annunciatori del Vangelo nel mondo fondò nel 1901 i Missionari della Consolata e nel 1909 le suore. Per promuovere la sensibilità missionaria proporrà l'istituzione di una Giornata missionaria mondiale, progetto che si realizzò un anno dopo la sua morte, nel 1927.Altri santi. Santa Giuliana di Nicomedia, vergine e martire (III-IV sec.); San Maruta, vescovo (IV-V sec.).Letture. Is 55,10-11; Sal 33; Mt 6,7-15.Ambrosiano. Gen 3,1-8; Sal 118,1-8; Pr 3,1-10; Mt 5,13-16.