Lo Spritz, un famoso aperitivo, che spopola in Veneto, soprattutto a Padova, ha devastato la pace dei cittadini di questa civilissima e operosa zona d"Italia, a causa degli schiamazzi notturni da parte dei giovani che lo bevono. Cos"è lo Spritz? Un bevanda su base alcolica composta da seltz (o acqua gassata) vino prosecco e poi un po" di Aperol, o di Campari o di Cynar. Nulla di eccezionale o, se vogliamo, una gustosa e semplice bevanda, che rappresenta l"aperitivo più amato dai giovani universitari padovani. Il problema è che spesso esagerano nella quantità e da ciò ne deriva una particolare allegria tipica degli alticci.Chi scrive non ama gli schiamazzi notturni. Sono stupito però della bagarre. Infatti, il vescovo di Padova, monsignor Mattiazzo, minimizza e contrasta il sindaco e il vescovo di Treviso, particolarmente contrari. Ha ragione monsignor Mattiazzo quando dice che il rito dei giovani in piazza è da approfondire e frequentare, per stare vicini a quei ragazzi che preferiscono il pub all"inesistente oratorio. Ma, come nutrizionista, la cosa che mi preoccupa è che spesso l"uso di un buon aperitivo, accompagnato a del cibo e mai a digiuno, diventi il simbolo della trasgressione sociale, per cui accumuli fan sia tra ragazzi perbene, sia tra scavezzacollo, che alla fine si identificano nella stessa bevanda e forse anche in una pratica: quella dello schiamazzo notturno e del tirar tardi la notte, che altera la fisiologia del fisico umano.Ma non è con il coprifuoco che si risolve il problema; forse bisognerebbe mettere in atto quelle strategie che portano le istituzioni a gestire la crescita consapevole dei nostri ragazzi, iniziando da una serie di lezioni di educazione alimentare a scuola e all"università, che renda edotti i giovani dei rischi di un abuso e non del normale uso di bevande non troppo alcoliche, senza trascurare un sano divertimento.