Nella Giornata missionaria mondiale un santo della missione, un uomo del Vangelo che si è spinto oltre i confini geografici e umani per costruire un mondo migliore. Il segno di sant'Antonio Maria Claret vive ancora oggi nella famiglia religiosa da lui fondata e la sua eredità è un invito a non abbattersi davanti a un mondo che sembra voler fare a meno della fede. Nato in Catalogna nel 1807, a 28 anni fu ordinato sacerdote: sognava di diventare missionario ma dovette rinunciare a causa della salute malferma, che lo costrinse a “limitare” la predicazione tra la Catalogna e le Canarie nelle missioni popolari. Nel 1849 ebbe l'idea di fondare una congregazione, i Missionari del Cuore Immacolato di Maria, e nello stesso anno fu nominato arcivescovo di Santiago di Cuba. Fino al 1857 fu pastore tra la gente, promuovendo opere concrete a favore degli ultimi e inimicandosi i potenti, che non vedevano di buon occhio il suo impegno. Fu poi richiamato a Madrid come confessore dalla regina, che egli seguì anche in esilio a Parigi. Partecipò al Concilio Vaticano I e morì nel 1870 a Narbona.
Altri santi. San Luigi Guanella, sacerdote (1842-1915); beato Giuseppe Baldo, sacerdote (1843-1915).
Letture. Romano. Ger 31,7-9; Sal 125; Eb 5,1-6; Mc 10,46-52.
Ambrosiano. At 8,26-39; Sal 65 (66); 1Tm 2,1-5; Mc 16,14b-20.
Bizantino. Gal 6,11-18; Lc 8,27-39.