Antimafia, terrorismo e Csm. Come e perché occuparci di una non-notizia
Avviato, come segno di vicinanza e di sostegno verso i magistrati più direttamente impegnati nella lotta contro la criminalità organizzata di stampo mafioso, all'epoca dell'uccisione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, l'impegno del Csm si rafforzò a seguito di quella del giudice Rosario Livatino. Esso comprende sia le attività di acquisizione ed elaborazione di dati statistici e di informazioni, sia l'individuazione di strutture e prassi virtuose cui ispirare la stesura di linee guida rivolte agli uffici giudiziari (secondo l'esperienza già maturata in tema di intercettazioni telefoniche e di
antiterrorismo).
Centrali in quest'ottica le attività di coordinamento e di monitoraggio. Coordinamento anzitutto infranazionale (tra le procure distrettuali e la procura nazionale antimafia e antiterrorismo, ma anche tra l'autorità nazionale anticorruzione e le procure, senza dimenticare il raccordo con la nevralgica commissione parlamentare antimafia), ma altresì internazionale, concernendo la cooperazione con Eurojust anche nell'ottica di una futura procura europea. Monitoraggio, cioè attenzione e verifica continue sulle iniziative avviate e sulla loro efficacia, affinché le strategie di contrasto non si risolvano in meri manifesti securitari: e ciò in linea con quanto da tempo accade in altri settori, come ad esempio quello sanitario (non a caso ben posizionato nelle comparazioni internazionali), in cui la capacità di misurare esiti e rendimenti ha raggiunto livelli di tutto riguardo. Su questa strada occorre proseguire. Suona allora come conferma un'altra "non-notizia": l'Associazione Vittorio Bachelet (da 35 anni operante, in stretto raccordo con il Csm, sui temi della giustizia e della giurisdizione) intende dedicare l'evento 2017 proprio al tema della lotta alla criminalità organizzata di stampo mafioso, approfondendo le relazioni tra essa e il contesto culturale ed economico sia le forme e i modi per coordinaro e monitorare le attività di contrasto.