Seguendo una tradizione che si perde ormai nei secoli, il 14 e il 15 agosto di ogni anno gli abitanti dell'antica cittadina spagnola di Elche, nei pressi di Alicante, si riversano all'interno della loro basilica per assistere alla celebrazione del mistero della Morte e Assunzione in cielo della Vergine; mantenendo viva la memoria di un rito che nel 2001 l'Unesco ha dichiarato «Patrimonio orale e intangibile dell'umanità», riconoscendone ufficialmente l'assoluto valore culturale e spirituale, al pari di monumenti architettonici e tesori archeologici.
Riconducibile con ogni probabilità alla seconda metà del Quattrocento, il dramma sacro del Mistero di Elche è l'unica opera di quel genere a essere stata rappresentata senza interruzioni dalle sue origini sino ai giorni nostri; il suo impianto musicale ha così visto affiancarsi nel tempo brani d'età medievale e rinascimentale ad aggiunte di epoca barocca e anche successive.
Nella preziosa e affascinante ricostruzione realizzata da Jordi Savall, la festa dedicata a Nostra Signora dell'Assunzione viene oggi immortalata nel cd intitolato Misteri d'Elx (pubblicato da Alia Vox e distribuito da Jupiter), dedicato alla prima parte di questa solenne funzione: «La Vespra» del 14 agosto, in cui si celebra il transito della Vergine. Insieme con il maestro catalano, la moglie - il soprano Montserrat Figueras (Maria) - e la figlia Arianna (voce e arpa), ma anche l'ottima compagine vocale e strumentale della Capella Reial de Catalunya, a conferire spessore teatrale e palpitante emozione ai diversi episodi che compongono la sacra rappresentazione e descrivono gli ultimi istanti della vita terrena della Madonna.
La troviamo, così, assorta in preghiera nei luoghi della Passione del Figlio, ad esprimere il desiderio di unirsi a Lui, e poi salutata dall'angelo, che le annuncia la prossima dipartita e le consegna una palma dorata con la quale allontanare il maligno. Dopo il congedo dagli apostoli, che la onorano al canto del Salve Regina, la Vergine muore; un coro di angeli scende allora dalla volta celeste per raccoglierne l'anima, concludendo così la Veglia che prepara alla grande festa del giorno successivo, quando Maria, resuscitata, salirà al cielo incoronata dal Padre Eterno.