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Pietro Favre. Annunciò il Vangelo in spirito d'obbedienza

Matteo Liut sabato 1 agosto 2015
Un uomo «completamente centrato in Dio», e per questo in grado di andare, «in spirito di obbedienza, spesso anche a piedi», dovunque per l'Europa, «a dialogare con tutti con dolcezza, e ad annunciare il Vangelo». A parlare così di san Pietro Favre (1506-1547) è papa Francesco, che nel 2013 ha inserito questo sacerdote della Savoia nel catalogo dei santi con una canonizzazione equipollente. Il 22 luglio 1534 era diventato prete e il 15 agosto seguente era assieme al gruppo guidato da Ignazio di Loyola, primo nucleo della Compagnia di Gesù. Docente alla Sapienza, "catechista" nel Parmense, apostolo infaticabile nel nome della spiritualità ignaziana in Germania, Spagna e Portogallo, Pietro Favre fu inviato al Concilio di Trento, ma non ci arrivò a causa della salute cagionevole.Altri santi. San Leone di Montefeltro, vescovo (III sec.); sant'Alfonso Maria de' Liguori, vescovo e dottore della Chiesa (1696-1787). Letture. Lv 25,1.8-17; Sal 66; Mt 14,1-12.Ambrosiano. Nm 22,41-23,10; Sal 97; Gal 3, 13-14; Mt 15, 21-28 / Gv 20,19-23.