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Andrea Dung Lac e compagni. Il coraggio dei martiri provoca le nostre coscienze

Matteo Liut martedì 24 novembre 2020
Il sangue versato dai martiri non ha appartenenza, perché ogni credente che ha dato la vita nel nome della fede è un dono per la Chiesa universale, portatore di un messaggio di coraggio e di speranza che provoca le nostre coscienze. Lo fanno anche le tante vittime della persecuzione in Vietnam, dove tra il 1625 e il 1886 furono 53 gli editti contro i testimoni del Vangelo. In 261 anni più di 130 mila cristiani furono uccisi perché testimoni della profezia del Vangelo. Oggi la Chiesa ricorda 117 martiri vietnamiti: 50 preti, 59 laici e 8 vescovi; tra loro anche 11 spagnoli e 10 francesi. Capofila di questo elenco è sant'Andrea Dung Lac, vietnamita, nato nel 1795 e diventato prete nel 1823, dopo essere stato catechista. Durante il suo ministero fu imprigionato più volte e nel 1839 fu portato ad Hanoi, dove gli venne chiesto di abiurare: il rifiuto gli costò la vita.
Altri santi. Beato Balsamo di Cava, abate (XIII sec.); beata Maria Anna Sala Vergine (1829-1891).
Letture. Ap 14,14-19; Sal 95; Lc 21,5-11.
Ambrosiano. Ger 3,6-12; Sal 29 (30); Zc 1,7-17; Mt 12,14-21.