Ancona, in azienda uno spazio di preghiera
All'inaugurazione è intervenuto anche l'iman della moschea di Ancona, Mohamed Nour Dachan, per anni presidente delle comunità islamiche italiane. Dachan ha ringraziato la proprietà dell'azienda, raccontando un episodio interessante. Protagonista un operaio, Abdul, che si era ritirato qualche secondo in preghiera inginocchiandosi dietro una macchina. In quegli istanti è passato uno dei titolari, Giuseppe Carocchi, che gli ha detto: «Non sarai più costretto a pregare così». Quell'episodio ha convinto l'imprenditore a dedicare uno spazio dello stabilimento alle pratiche religiose: «A tutte – precisa l'altro amministratore delegato – Antonio Bianchini, in modo che nessuno debba o possa sentirsi discriminato».
Dachan è stato chiamato a esprimersi sul tema "L'amicizia fra le religioni e il diritto di preghiera in fabbrica", nell'ambito di un pomeriggio dedicato all'inaugurazione della nuova area logistica della ditta, la cui dirigenza ama utilizzare un po' tutti i linguaggi della comunicazione. Non a caso l'ambiente di lavoro ospita anche una mostra d'arte, sull'"Uomo e il mare, tra fantasia e realtà".