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Andrea DAgostino. Anche l'Italia scopre il suo Jurassic Park

AA. VV. mercoledì 20 aprile 2016
Apparteneva al gruppo dei Titanosauri, grandi quadrupedi erbivori che vivevano nell'Europa meridionale. Da qui il soprannome di "Tito", che rievoca anche l'imperatore romano. Non è un caso: l'ultima, importante scoperta delle ossa di un dinosauro è avvenuta sui Monti Prenestini, a circa 50 chilometri da Roma: le ossa, fossilizzate, erano contenute in alcuni massi destinati ad un muretto a secco. Per fortuna lo scopritore se ne è accorto, ha fotografato i blocchi e, tramite un suo amico, ha spedito le foto a Cristiano Dal Sasso, paleontologo del museo civico di Storia naturale di Milano, che ha "ricostruito" il dinosauro. Dall'analisi delle ossa risulta che Tito era lungo sei metri, pesava 600-700 chili (probabilmente non era ancora individuo adulto), viveva sul litorale lungo il mare di Tetide - antenato dell'attuale Mediterraneo - ed era vegetariano. Il titanosauro sarebbe vissuto 112 milioni di anni fa, nel Cretaceo inferiore.Salgono così a cinque i resti scheletrici di dinosauri scoperti in Italia: Scipionyx, detto "Ciro", è stato il primo (sempre grazie ai ricercatori del museo milanese) ed era un teropode, un dinosauro carnivoro bipede. La presenza in Italia centrale di un dinosauro medio-grande come Tito indica che nel Cretaceo inferiore la nostra penisola doveva formare una catena di piattaforme più ampie del previsto, che consentivano il passaggio di dinosauri e altri animali terrestri tra Africa ed Europa attraverso il mare di Tetide. La scoperta aggiunge dunque importanti dati paleogeografici anche per la conoscenza della preistoria d'Italia.