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Amministratori, partita riaperta

Vittorio Spinelli martedì 10 maggio 2011
Si è chiusa solo da pochi mesi la complicata vicenda dei soci lavoratori e amministratori di imprese commerciali, chiamati dall'Inps a pagare doppi contributi, contemporaneamente nella gestione commercianti (per la qualità di socio di lavoro) e nella gestione separata dei collaboratori (per l'attività di amministratore). Una vessazione illogica e costosa, così è stata vissuta dagli interessati, che per anni hanno combattuto con esiti alterni contro l'Istituto di previdenza. Fino a quando la Corte di Cassazione a sezioni unite (sent. 3240/2010) ha individuato una soluzione definitiva sulla materia, rimettendo alla valutazione dell'Inps l'inquadramento degli interessati in una sola gestione previdenziale, sulla base del reddito prevalente percepito dai singoli. La manovra economica del 2010, con una interpretazione autentica di vecchie norme, ha forzato però la situazione, superando il criterio della prevalenza del reddito, ed ha avvalorato la primitiva posizione dell'Inps, da sempre fautore coerente della doppia contribuzione.
La vicenda sale ora di tono, perché sia la Corte di Cassazione sia la manovra del 2010 rischiano di cedere il passo all'organo superiore, la Corte Costituzionale, chiamata ora ad esprimere un definitivo giudizio sulla legittimità della doppia contribuzione. Il passo in avanti è stato compiuto dalla Corte d'appello di Genova (G.u. - 13.4.11) che ha spulciato la questione sotto diversi profili di incostituzionalità, senza considerare che l'intervento della manovra è stato suscitato solo dall'esigenza di fare cassa.
Contributi 2011. È imminente la scadenza (16 maggio) dei primi contributi previdenziali da versare nel corso del 2011 da parte degli artigiani e dei commercianti. Si tratta della prima di quattro rate sul versamento minimo di legge. In vista di questo appuntamento, l'Inps lancia agli interessati un messaggio conciliante: sono in partenza avvisi bonari per chi non ha pagato regolarmente alla scadenza del 16 febbraio scorso (quarta rata per il 2010 ed eventuali rate precedenti). L'Istituto continuerà, infatti, ad avvalersi della facoltà di richiedere al debitore il pagamento mediante avviso bonario prima di notificare un formale avviso di addebito di omissione contributiva, provvedimento che ha valore di titolo esecutivo. La formazione dell'avviso di addebito (dal quale sono esclusi i debiti oggetto di rateazione) avverrà solo qualora il debitore non provveda a pagare nel termine fissato dall'Inps con l'avviso bonario.
Calamità. In attesa di un apposito decreto sulla materia, prosegue la sospensione del pagamento dei contributi dovuti dagli autonomi colpiti dal terremoto dell'Abruzzo. Il recente decreto milleproroghe ha differito ulteriormente la sospensione fino al prossimo 31 ottobre. Non sono da meno gli artigiani e i commercianti colpiti dall'alluvione del Veneto per i quali lo stesso decreto milleproroghe ha rinviato i pagamenti a dopo il prossimo 30 giugno.