Ci fu un tempo, nemmeno lontano, nel quale i costruttori erano orgogliosi di comunicare (quando potevano in base al prodotto) che le loro auto costavano poco. Era il tempo del low-cost, inteso come pregio. Anche perchè di solito il termine sottintendeva che si trattava di vetture senza fronzoli e che puntavano sulla sostanza. Anche definire un marchio “generalista”, non era un’offesa, anzi. Oggi invece guai a pronunciare quelle parole. Decisiva la ricerca dell’immagine a tutti i costi, per posizionarsi sul mercato un gradino sopra a quello dove in realtà si sta. Nessun marchio osa più rivendicare quanto sia bello poter vendere a prezzi bassi (o almeno contenuti) perchè- secondo loro - ciò svilisce il prodotto. Probabilmente ci sono studi di marketing che supportano queste scelte, completamente ribaltate rispetto a pochi anni fa. Potere delle parole, sempre più ingannevoli dei fatti.