Sarà puntualmente in pagamento, a partire da giovedì prossimo, la rata di marzo delle pensioni gestite dall'Inps. Altrettanto puntuale sarà l'Inpdap per le sue pensioni, secondo il proprio calendario di pagamento.
La prossima rata, per molti pensionati, sarà certamente fonte di perplessità: non sarà facile comprendere perché la pensione sia così diversa dagli altri mesi. Gli enti di previdenza ce la mettono tutta ma, questa volta, i contorcimenti delle norme fiscali superano il limite. Già normalmente la rata di pensione può variare a causa di diversi fattori (arretrati, conguagli, ricostituzioni, errori dell'ente ecc.) che rendono l'importo variabile, in più o in meno.
A marzo 2007 giocano in maniera pesante le nuove addizionali all'Irpef, stabilite dalle singole Regioni e dai singoli Comuni (senza contare che non viene applicata una addizionale riservata alle Province, sebbene anche questa prevista dalla legge da diversi anni). Alcune Regioni e molti Comuni hanno di recente modificato le proprie aliquote da imporre ai contribuenti. Hanno però percentuali diverse, decorrenze diverse, esenzioni diverse. Altrettanto diverso è il loro meccanismo di applicazione. Quest'anno poi si accavallano le addizionali del 2006 con quelle del 2007. Si potrebbe ben dire, aggiustando il noto detto, "Comune (o Regione) che vai, Irpef che trovi".
Addizionale regionale. L'importo dell'addizionale regionale viene determinato sulla base dei redditi da pensione 2006 (Cud). È dovuto alla Regione nella quale il pensionato ha il domicilio fiscale alla data del 31 gennaio dell'anno precedente. Viene trattenuto nel corso del 2007 in 11 mensilità (gennaio-novembre) ed è trattenuto per intero se non supera 0,55 euro.
Addizionale comunale. L'addizionale comunale sui redditi segue gli stessi criteri dell'addizionale regionale 2006. È dovuta però al Comune nel quale il pensionato ha il domicilio fiscale alla data del 1° gennaio dell'anno cui si riferisce il tributo comunale. La nuova addizionale per il 2007 si paga con un acconto del 30% calcolato sulla pensione o sui redditi del 2006. Questo acconto è trattenuto sulla pensione dall'Inps o dall'Inpdap, in nove rate mensili a partire dal mese di marzo. Il residuo 70% sarà calcolato a dicembre, al momento dei conguagli finali; a sua volta questo residuo sarà trattenuto sulla pensione in undici rate nel corso del 2008. Saldi e acconti potranno
essere diversi (2006 e 2007) qualora il Comune abbia deciso entro il 15 febbraio scorso di modificare la propria aliquota.
Trattenuta Inpdap. Sulla rata di marzo l'Inpdap trattiene anche le somme indebite riscosse dai titolari di pensione di reversibilità e di pensione diretta che non hanno restituito il modello Red per l'anno 2004. Il debito è rateizzabile fino a 60 rate e colpisce sia la pensione sia l'indennità integrativa. Gli illeciti sono stati accertati grazie ai controlli incrociati tra gli archivi dell'ente e quelli dell'Inps.