Complici l’ora tarda della cena e la generale stanchezza, ieri sera niente condivisione. L’esito della giornata di visita rimarrà dunque misterioso. In ogni caso, saranno i frutti - alla fine di questo “viaggio” - a rivelare la bontà o meno dell’esperienza. La logica del Regno e quella dell’educazione spesso coincidono.
Stamane partenza prima dell’alba, per affrontare altri 1.000 chilometri alla volta di Torres Vedras, cittadina che ci ospiterà per tutta la durata della Giornata mondiale della gioventù. Attraversiamo l’assolato paesaggio della regione spagnola dell’Extremadura, prima di entrare in Portogallo e trovare con sorpresa, in una stazione di servizio, una “JMJ zone”: gazebo con sorridenti volontari che dispensano un passabile caffè.
E finalmente si arriva! Clima di euforia al ritiro dei kit e dei pass. Ormai è proprio Giornata mondiale della gioventù! Da stasera si rinnova per questi ragazzi un’avventura nata quasi 40 anni fa, che ha coinvolto molti dei loro genitori, dei loro parroci, dei loro educatori... Di generazione in generazione. Non potrebbe essere altrimenti, perché l’incontro con Gesù e la decisione di appartenergli nella Chiesa sono sempre nuovi; non si consegnano come un pacchetto, ma con l’offerta di occasioni propizie, con la testimonianza di chi si mette al fianco per indicare ragioni di vita e di speranza. Non è commovente?
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