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Agnese. Volto di una fede profonda che rende puri e belli

Matteo Liut venerdì 21 gennaio 2022
Credere in Cristo significa mantenere il cuore puro, perché chi accoglie Dio in sé accoglie la fonte primaria della bellezza e quindi della purezza. Sant'Agnese per la tradizione è proprio l'icona di una fede che rende puri e belli – e quindi profeti – agli occhi del mondo. Figlia di una famiglia patrizia romana, a 12 anni fu vittima della persecuzione scatenata dall'imperatore (forse Decio nel 250 o Diocleziano nel 303) contro i cristiani. Un giovane si era invaghito di lei ma venne respinto, perché Agnese aveva scelto di consacrare a Dio la propria verginità. Venne così denunciata come cristiana e condannata: fu esposta nuda nei pressi di quella che oggi è piazza Navona, ma nessuno poté avvicinarsi. Un uomo che aveva provato a toccarla era morto, anche se era tornato in vita poco dopo per intercessione della stessa martire. Cercarono di ucciderla gettandola nel fuoco, ma le fiamme si estinsero lasciandola illesa; infine venne uccisa con un colpo di spada alla gola, come un agnello.
Altri santi. Sant'Epifanio di Pavia, vescovo (438-496); sant'Albano Roe, sacerdote e martire (1535-1642).
Letture. Romano. 1Sam 24,3-21; Sal 56; Mc 3,13-19.
Ambrosiano. Sir 44,1;47,2.8-11; Sal 17 (18); Mc 4,10b.21-23.
Bizantino. Fil 1,12-20a; Lc 12,8-12.
t.me/santoavvenire