Rubriche

Paolo della Croce. Accanto a tutti i sofferenti ed emarginati, riflesso di un Dio che «patisce» con noi

Matteo Liut mercoledì 19 ottobre 2022
Nel volto dei poveri e dei malati ritrovare il riflesso di un Dio che si fa compagno dell’umanità soprattutto nelle sue sofferenze: fu questa ardua missione, propria di ogni battezzato, a guidare san Paolo della Croce nel suo cammino umano e spirituale. Al secolo Francesco Paolo Danei, era nato a Ovada, nell’Alessandrino, nel 1694, primo di 16 figli di una famiglia di origine nobile ma in ristrettezze economiche. Era il primo di 16 figli e per questo si trovò ad aiutare il padre, nel suo lavoro di commerciante. Fin da giovane aveva coltivato il progetto di creare un nuovo ordine religioso, immaginando all’inizio una congregazione impegnata a combattere i “Turchi”. A 26 anni si ritirò a vita eremitica presso la chiesa di Castellazzo Bormida. Qui maturò l’idea di un altro Ordine religioso, ispirato alla Passione di Cristo: questo nuovo cammino prese il via nel 1720 quando mise le fondamenta dei «Poveri di Gesù» assieme al primo compagno, il fratello Giovanni Battista. Nel 1725 Benedetto XIII gli permise di accogliere altri compagni nella nuova congregazione: presero vita così i «Chierici scalzi della santa Croce e della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo» (Passionisti). Ordinato prete nel 1727 e ritiratosi sul monte Argentario, vide le regole approvate da Benedetto XIV il 15 maggio 1741. Tornò a Roma nel 1750 impegnandosi nella predicazione per il Giubileo. Nel 1771 Paolo, con la collaborazione della venerabile madre Crocifissa Costantini, fondò le Claustrali Passioniste. Consigliere dei Papi morì nel 1775. Altri santi. Santa Laura di Cordova, martire (IX sec.); santi Martiri canadesi (XVII sec.). Letture. Romano. Ef 3,2-12; Is 12; Lc 12,39-48. Ambrosiano. Ap 1,10;2,8-11; Sal 16 (17); Mc 6,7-13. Bizantino. Fil 2,24-30; Lc 9,44-50.