Esistono cose più urgenti nella vita che denunciare l'accanimento di alcune amministrazioni comunali contro chi - per necessità o libero arbitrio - osa ancora possedere un'automobile. A Milano però siamo al surreale. Non bastava il limite di velocità "ecologico" sperimentale di 30 km all'ora introdotto in alcune zone trafficate (e dunque solo per far cassa con le multe) che - e questa è logica, non teoria - farà solo aumentare lo smog in quelle strade senza incidere sulla sicurezza.L'ultima trovata di questa settimana invece è la decisione di cancellare 200 posti auto in un'altra zona dove parcheggiare è già quasi impossibile «poichè la presenza delle vetture in sosta fa da paravento all'attività di prostituzione sul marciapiede...». Chi pensa di risolvere i problemi delle città con questi strabilianti colpi di genio, ha il diritto di farlo. A tutti gli altri, mentre cercheranno un parcheggio che non c'è, resta solo il diritto di chiedersi amaramente in che mondo viviamo.