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Conversione di san Paolo. A Damasco trovò chi credeva in lui

Matteo Liut giovedì 25 gennaio 2018
Abbiamo tutti bisogno della mano che ci "conduca a Damasco"; abbiamo tutti bisogno di un Anania che conosca ogni nostro errore, ma che creda in noi comunque; abbiamo tutti bisogno di imbatterci in Gesù nel mezzo della strada che percorriamo con ostinata spavalderia verso i nostri obiettivi. È questo l'insegnamento più prezioso che oggi ci offre la festa della Conversione di san Paolo: quel Saulo che perseguitava con determinazione i cristiani, convinto della loro pericolosità, è ancora per noi un esempio di come Dio "scrive sulle righe storte". Ogni vita, ogni percorso esistenziale può diventare la via che conduce a Cristo, se solo ci si lascia accecare dall'amore divino. Paolo, perseguitando i cristiani pensava di servire il Signore, ma aveva bisogno di cambiare il proprio sguardo per trovare la strada giusta.
Altri santi. Altri santi. Beato Antonio Migliorati da Amandola, religioso (1355-1450); beata Arcangela Girlani, vergine (1460-1494).
Letture. At 22,3-16; Sal 116; Mc 16,15-18.
Ambrosiano. At 9,1-18; Sal 116; 1Tm 1,12-17; Mt 19,27-29.