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A “4 di sera” l’importante è litigare

Andrea Fagioli giovedì 11 luglio 2024
Arrivano da lati diversi, da quinte opposte dello studio. Giustificano la messa in scena per dire che pur arrivando da direzioni opposte si ritrovano al centro a discutere. Ma poi pure loro si becchettano o fanno finta di farlo. Loro sono Francesca Barra e Roberto Poletti, conduttori di un programma inutile, definito di approfondimento giornalistico, in onda su Rete 4, tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 20.30 e per questo intitolato 4 di sera. Programma inutile, verrebbe da dire persino dannoso, perché non serve ai telespettatori per chiarirsi le idee, tuttalpiù a confonderle, grazie alla presenza quasi sempre di politici fortemente schierati e direttori di giornale che più che giornalisti sembrano tifosi da curva ultrà alla guida di giornali dalla scarsa tiratura nonostante la loro costante presenza in tv. Inoltre, al netto dei video della Meloni senza contraddittorio proposti quasi ogni sera, s’invitano anche i telespettatori da casa a intervenire con gli whatsapp in un dibattito che spinge su temi divisivi, ma se vogliamo anche secondari rispetto ai veri problemi del Paese o dell’Europa. Si veda ad esempio l’insistenza sul caso di Ilaria Salis e delle case occupate su cui si è ritornati a più riprese. Ci si è persino interpretato le elezione francesi con tanto di «Salis di Francia». L’importante per 4 di sera è creare fazioni e per quanto possibile, soprattutto da parte di Poletti, sostenere il Governo o comunque l’operato del centro-destra con la Lega di Salvini a cui il giornalista ha dedicato una biografia. E se non bastasse, per dare ulteriore fuoco alle micce si evoca spesso Roberto Vannacci sul quale l’unica battuta buona l’ha fatta il filosofo Stefano Zecchi, ospite qualche giorno fa, che di fronte agli interventi di Salis da una parte e del generale dall’altra ha invocato l’ermeneutica aristotelica per valutare pensieri così elevati. © riproduzione riservata