scaffale basso 12 settembre 2016
Fabrizio Macchi lo è diventato comunque, anche dopo aver perso una gamba a sedici anni, in seguito a una malattia, come racconta questo libro. Tra le pagine di Il mio papà ha una gamba sola (Giunti Junior; 12 euro) non c’è solo l’orgoglio di un figlio che racconta il coraggio di suo papà. C’è soprattutto il bisogno di un bambino di ripercorre con serenità una storia di famiglia segnata da un evento doloroso e da scelte complicate, dopo che suo papà gliel’ha raccontata, collocandola dentro la propria esperienza, rivivendola a ritroso nel tempo, come un compagno di giochi,
grazie a una mescolanza di sogni, fantasia e realtà. Rivivere da vicino quella scelta che ha salvato la vita di suo padre e lo ha spinto a credere maggiormente nei propri sogni e nelle proprie capacità di realizzarli consente anche a Thomas di guardare con altrettanto coraggio alle sfide della vita in cui vedere la disabilità come una dote in più e non una mancanza rispetto alla normalità. Dai 12 anni, un libro per tutti.
La storia inizia di primo mattino con un incidente mortale, uno schianto tremendo, l’uscita di strada di un’auto colpita frontalmente da un camion in una piccola strada di campagna. Nell’abitacolo l’uomo al volante, Jean Mars, sa che quell’incidente non è affatto un caso, conosce gli uomini che lo hanno voluto morto e quale segreto vogliono carpirgli. Ma sa anche che la vita della sua famiglia ora è in pericolo, benché sia convinto che i suoi due figli, Césarine la piccola audace autistica e il quattordicenne Gus, sapranno raccogliere il testimone e combattere i piani malvagi della Lega degli Autodafé, come da secoli fa la loro famiglia. E’ fulminante l’incipit di Mio Fratello è un Custode, primo volume della trilogia della Lega degli Autodafé, esordio letterario di Marine Carteron,
successo editoriale e di critica in Francia, appena pubblicato in Italia dall’editore Uovonero (14 euro). Una storia raccontata alternando i punti di vista dei due ragazzi
attraverso un ritmo narrativo veloce, sciolto disinvolto e pieno di humor che aggancia immediatamente il lettore, facendogli assaggiare fin dalle prime pagine gustosi quanto enigmatici indizi di mappe scomparse e tesori da ritrovare, di una lotta di potere secolare e senza esclusione di colpi tra società segrete rivali, la Confraternita le cui origini risalgono addirittura ad Alessandro Magno, e
la Lega degli Autodafé. La morte violenta del padre e il trasferimento dei ragazzi con la madre in campagna dai nonni alla Commanderia, una tenuta zeppa di libri e documenti che dal XIII secolo passa di padre in figlio, coincidono con una scoperta inquietante. Auguste apprende dal nonno di dover sostituire il padre come nuovo Custode della Confraternita che ha il compito alto di preservare da forze nemiche planetarie assetate di potere la memoria del mondo e cioè di vigilare sui libri fondamentali per le sorti dell’umanità, affinché non vengano censurati o falsificati per manipolarla. Da quel momento le avventure e i colpi di scena in un mix di suspense e di umorismo cui contribuiscono la simpatia di Gus e i divertenti paradossi linguistici di Césarine si intrecciano in una trama avvincente, fantasiosa dai risvolti gialli che tiene il lettore agganciato fino all’ultima pagina. Impossibile dire di più sulle vicende di questi giovani guardiani della libertà di pensiero. Il finale aperto prelude ad altre avventure e altre puntate della saga. Dai 13 anni
Questo libro, confessa Gianluca Biscalchin, autore di Regioni d’Italia, nell’ultima pagina del volume, rappresenta la realizzazione di un sogno iniziato da bambino, quando il suo mito era Gianni Rodari e la geografia la sua passione. In realtà a sfogliare le pagine del sito di Biscalchin (www.gianlucabiscalchin.it ) si capisce che le sue passioni sono più di una, ma una più di tutte: disegnare. E disegnare cibo, ricette, grandi cuochi… Giornalista, oggi food illustrator di professione, Gianluca Biscalchin ha messo mano in questo grande volume pubblicato da ElectaKids (22 euro) alle ricchezze e al patrimonio di storia, arte e cultura del nostro Paese per raccontarlo ai più giovani, collocando il tutto dentro mappe e carte, individuando ecosistemi e itinerari storici e naturali. Attraverso tante immagini e poche chiare ed essenziali parole Biscalchin accompagna i lettori in un viaggio regione per regione, da nord a sud, in un percorso a tappe che tocca gli avvenimenti e i personaggi storici più importanti, le città maggiori, le cose da fare e da vedere, le specialità della cucina da assaggiare, le aree naturalistiche, le zone agricole
e quelle industriali, i luoghi turistici e quelli artistici da non mancare. Il tutto con vivacità e leggerezza. Come solitamente gli atlanti tradizionali non fanno e i libri di geografia, la cenerentola delle materie scolastiche, neppure. Dai 12 anni
La casa in California dello zio Newt - un tipo solitario e stravagante con la testa perennemente tra le nuvole, ma la mente eccentrica dell’inventore - è una specie di deposito in cui si trovano accatastati gli oggetti più strani: è facile imbattersi in uno scafandro da palombaro, in un orso polare impagliato o un albero di Natale addobbato, cavi e fili elettrici, rottami vari...Quando i gemelli Tesla e Nick arrivano per passare lì le vacanze, mentre i genitori scienziati sono in missione in Asia, lo zio è in cantina alle prese con uno dei suoi pazzi esperimenti. Ma basta guardarsi attorno per capire che lì c’è materiale per dar vita alle più curiose
e geniali invenzioni. E quando lo zio dà ai due il permesso di sbizzarrirsi in laboratorio Tesla e Nick ne approfittano per mettere insieme una serie di marchingegni che permetteranno loro di indagare sui misteri di una villa solitaria e inquietante alla cui finestra un giorno scorgono una ragazzina dall’aria spaventata. Chi abita lì e cosa succede lì dentro? Insomma per capire le cose strane che si sospettano alla villa, Tesla e Nick devono mettere in moto la propria vena scientifica. Laboratorio ad alto voltaggio (Editoriale Scienza; 12,90) mescola giallo, mistero e scienza. Oltre al racconto il lettore trova anche i progetti dei congegni rudimentali inventati dai due protagonisti con le istruzioni per realizzarli. Per appassionati di esperimenti, rigorosamente accompagnati. Dagli 11 anni
Terzo volume della serie di Bella e Ben alle prese con libri ribelli e dispettosi in cui capita di non riuscire a trovare la fine della storia, di venir catapultati altrove, fuori dalle pagine o
di vedere il proprio cagnone sparire, inghiottito nientemeno che nella piega centrale del volume. Dopo Ehi, questo libro ha mangiato il mio cane! e Ma... in che libro siamo finiti? Richard Byrne torna a giocare con i piccolissimi raccontando il lato buffo e un po’ pazzo di un libro che si diverte a provocare un sacco di guai. Ben tutto fiero del suo camioncino dei pompieri vuol dare una dimostrazione a Bella di quante manovre si possono fare con il telecomando. Peccato che i diversi tasti invece di telecomandare il giocattolo mettono in azione il povero cane i due bambini in divertenti esercizi acrobatici. Questo libro è fuori controllo! (Gallucci editore; 12,90 euro) racconta di pagine che spruzzano disobbedienza, dispetti a ruota libera e grandi pasticci. Per rimettere le cose a posto e dare una mano al trio, il lettore può intervenire, premendo il giusto tasto. Quale lo si scopre all’ultima pagina. Dai 3 anni.