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scaffalebasso6gennaio

mercoledì 6 gennaio 2016
Avevamo seguito gli spostamenti di Pinocchio e, passo passo, l’itinerario di Alice nel Paese delle Meraviglie, il viaggio di Marco Polo verso Oriente e l’odissea interminabile di Ulisse da Troia a Itaca. Avevamo esplorato il territorio di Cappuccetto Rosso, di Biancaneve, Hansel e Gretel e dei tre porcellini immaginando che ci sarebbero stati tanti altri viaggi entusiasmanti. Nessuno però avrebbe pensato di avventurarsi nel Paese che non c’è o di inseguire, senza scivolare, nientemeno che una buccia di banana, in una esplorazione piena di misteri.Coloratissime, dettagliate, ingualcibili e indistruttibili, resistenti all’acqua e ai modi bruschi, insomma senza confronti per forma e contenuto, ecco due nuove uscite nella collana de “LeMilleunaMappa” dell’editore Giralangolo (9,50 euro cadauna) ovvero le uniche cartine che fanno viaggiare con la fantasia senza perdere la strada: Viaggio nel Paese che non c’è è una guida alle mille vie che si possono imboccare, agli innumerevoli imprevisti e personaggi magici che si possono incontrare nel mondo della fantasia. E poi mettere mano alla penna e scrivere una storia tutta propria.
Con L’incredibile viaggio di una banana si va invece alla scoperta del lungo e tortuoso percorso di raccolta, smistamento, riciclo e trasformazione che fanno i rifiuti prima di diventare di nuovo oggetti utili alla nostra vita. Un patrimonio da trattare bene! Dai 10 anni.
Quando l’esuberante Topino riesce a mettere le sue zampette su un libro lascia segni inequivocabili. Aveva disseminato le sue tracce su Il Grande Libro delle Paure e ora vale la pena di guardare come ha stravolto Il Grande Libro delle Bestie (Valentina edizioni; 12,90 euro). Il fatto è che quando sfoglia l’album degli animali feroci a Topino si rizzano i baffi. Leoni, rinoceronti, api, meduse, serpenti e affini lo terrorizzano. Però non si limita a girare velocemente le pagine; no, Topino non resiste a metterci del suo, rosicchiando qua e là e sovrapponendo, armato di pennelli e colori, modifiche personali alle illustrazioni, per rendere inoffensive le malcapitate bestie. Solo all’ultima pagina, si arrende con sorpresa. Indovinate perché. Sotto gli interventi dell’egocentrico e faccendone Topino brillano però le illustrazioni di Emily Gravett. Anche con lei tuttavia Topino non ha saputo resistere… Occhio alla copertina! Dai 3 anni.

E’ un amore travolgente ma insieme struggente e contrastato quello che lega il giovane Omar e la bella Maro, principessa dei mori,
e ricorda anche nella musicalità dei versi le grandi passioni raccontate nei poemi cavallereschi del Cinquecento. Lui cristiano, lei musulmana, Omar e Maro vorrebbero sposarsi a Roma ma non c’è futuro per il loro legame ostacolato da due religioni diverse e da tempi difficili. Mai Il califfo Maòr, padre di Maro, potrebbe acconsentire alla nozze e minaccia Omar di inseguirlo in capo al mondo, orma su orma, e di fargli fare una brutta fine. 
Ai due innamorati non resta che fuggire inseguendo il sogno di un luogo pacifico e accogliente in cui vivere e amarsi senza temere violenze. Amor , titolo di questo grande albo pubblicato da Carthusia (19,90), è il destino dolce e allo stesso tempo crudele scritto nei nomi dei due personaggi ma anche la parola che anagrammata continuamente nel testo in versi dà un tocco di humor a una storia dal tono potente, come potente è la forza di un amore che vincendo ogni ostacolo diventa possibile. La storia asciutta ed essenziale ma costellata di giochi di parole è di Jorge Luján, scrittore e musicista argentino, a cui le illustrazioni di Alejandra Acosta, graphic designer e art director di Santiago del Cile, hanno dato emozione e magia. Onore alla traduttrice Teresa Porcella, che ci ha consegnato intatte le suggestioni della storia. Dai 6 ai 99 anni.

Che sollievo poter essere visti, apprezzati e amati per come si è. E non dover fingere, indossare una maschera estranea al proprio modo di essere, trasformarsi in un altro da sé solo per essere riconosciuti e stimati. Il nostro protagonista il primo giorno di scuola s’innamora di Candela, una compagna che sta proprio nel banco davanti al suo. Quella bambina lo incanta con il suo modo di fare, la sua voce da usignolo. Candela però non ha occhi che per il mondo degli uccelli e di lui proprio non si accorge. Al bimbetto ignorato non resta che camuffarsi, nascondersi dentro una maschera di piume e vedere l’effetto che fa. Scritto da Ingrid Chabbert e illustrato da Raul Nieto Gurid, Il giorno che sono diventato un passerotto (CoccoleBooks; 12,90 euro) porta i piccoli lettori nel mondo delle relazioni e a tutti regala una semplice e poetica riflessione sul valore dell’autenticità. Dai 5 anni