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2016, salgono i requisiti Inps e s'intravvede un'altra riforma

Vittorio Spinelli martedì 29 dicembre 2015
Il 2016 sarà l'anno che vedrà un ennesimo ritocco al sistema pensionistico. La richiesta dei sindacati – unanime in questa occasione – per una miniriforma della "Fornero", le proposte dell'Inps che già nei mesi scorsi ha consegnato al Governo un pacchetto di modifiche "chiavi in mano" e, infine, le dichiarazioni del Ministro del lavoro danno come certo un nuovo provvedimento legislativo che potrebbe vedere la luce dopo le previste elezioni amministrative. Già dal 1° gennaio entrano però in vigore diverse novità, e non tutte favorevoli ai pensionati e ai lavoratori in procinto di pensionarsi. A favore entrano in pista i provvedimenti della legge di Stabilità in tema di "esodati" e di "opzione donna".Gennaio 2016. In via straordinaria la rata di gennaio di tutti gli assegni dell'Inps, comprese le pensioni agli invalidi civili e le indennità di accompagnamento, sarà pagata in giorni diversi: a) il 4 gennaio per le riscossioni e gli accrediti presso un ufficio postale, b) il 5 gennaio per i pagamenti localizzati presso una banca.La differenza è effetto dello scadenzario Inps stabilito dalla legge 109/2015. Presso tutti gli uffici (poste e banche) i pagamenti dell'Istituto devono essere eseguiti il primo giorno "bancabile" del mese, ma eccezionalmente a gennaio 2016 sono differiti al secondo giorno bancabile, che in questa occasione cade in date diverse perché le poste sono aperte di sabato. Da febbraio in poi i pagamenti osserveranno la regola del primo giorno bancabile. Interessi legali. Dal 1° gennaio il tasso degli interessi legali scende dallo 0,5% (in vigore nel 2015) allo 0,2% per il 2016. Il nuovo tasso segue l'andamento dell'economia e - come precisa l'Inps - si applica su tutti gli importi liquidati dall'Istituto, tra i quali anche gli assegni e le somme arretrate già in pagamento dal 4 gennaio.Requisiti. Diverse categorie di lavoratori sono soggette a requisiti pensionistici più pesanti. Ma dal 2016 aumenta per tutti l'indice della speranza di vita che sale a 7 mesi (3 erano già in vigore nel 2015 e 4 se ne aggiungono dal 2016) allungando ancor più l'innalzamento programmato delle età pensionabili. Coefficienti. Viene penalizzato anche il calcolo delle pensioni soggette, in tutto o in parte, al sistema contributivo. Per calcolare l'importo dell'assegno questo sistema moltiplica il totale dei versamenti per un coefficiente legato all'età del pensionamento. Dal 2016 il valore dei coefficienti si riduce rispetto al 2015, dando così origine, a parità di età anagrafica, ad un importo della pensione più basso, con una perdita di circa il 2% e in alcuni casi fino all'8%.