cerco famiglia ottobre 2015
Sonia e Marco
sono due bambini intelligenti e sani; Marco è un po’ più timido mentre la sorellina è un po’ più esuberante. Entrambi hanno bisogno dell’aiuto dell’adulto a cui chiedono cure, ma anche conferme e rassicurazioni che non hanno mai ricevuto in casa.
I bambini mostrano qualche difficoltà
nel comprendere e attenersi alle regole imposte dalla convivenza comunitaria. Sul piano delle relazioni hanno bisogno di un ambiente stabile e affettivamente significativo che possa aiutarli nel loro percorso di crescita. I fratellini
sono molto legati tra loro ed è quindi importante trovare una famiglia disponibile ad accoglierli entrambi. Tutti e due hanno bisogno di molte attenzioni, affetto, dolcezza, ma anche di fermezza e punti fermi.
Per loro i servizi sociali cercano due genitori residenti nelle provincie di Milano,
Monza e Brianza, Lecco o Bergamo, senza figli, disponibili ad accoglierli per un affido a tempo pieno e per un
periodo che si preannuncia lungo.
Un’altra storia di un ragazzino che viene da lontano è quella di Mohamed, 16 anni, albanese. È giunto in Italia da solo sognando un futuro migliore. Attualmente è accolto presso una comunità e riesce a mantenere dei buoni rapporti sia con gli adulti sia con i coetanei. Mohamed è un ragazzo intelligente, attivo ed educato. Al momento frequenta un corso per elettricista
e desidera conseguire un diploma per potersi costruire un futuro in Italia.
Per lui si cerca una famiglia residente nelle provincie di Milano, Monza e Brianza, Lecco o Bergamo, anche con figli, disponibile ad accoglierlo per un affido a tempo pieno fino a che non abbia compiuto la maggiore età.
Info: Progetto affido Mowgli,
Arcore, via N. Sauro, 12; tel. 039.6882285 oppure 345.2943401 (martedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 15.30;
giovedì dalle 14.00 alle 18.30). Email: affidimowgli@asc.offertasociale.it
In Vietnam per la piccola Loc
la disabilità vale doppio
Convivere con la disabilità dei propri figli, in ogni parte del mondo, è già una condizione difficile, se poi si vive in Vietnam, in aree isolate e lontane dai centri di riabilitazione – come il caso del distretto di Son Dong, provincia di Bac Giang – la realtà può essere così complicata che una famiglia non riesce, da sola, a far fronte alle mille incombenze quotidiane. In più, considerando la carenza o l’assenza di centri riabilitativi e servizi di supporto, le famiglie rischiano di perdere il lavoro o ridurre drasticamente le proprie entrate per poter accudire i propri figli disabili.
E’ per questo che Ciai ha avviato nella zona un progetto, all’interno del quale si sviluppano i sostegni a distanza, che favorisce il coinvolgimento di tutta la comunità per appoggiare le famiglie ed evitare l’emarginazione dei bambini dai luoghi della vita quotidiana come la scuola.
Fra i piccoli disabili per cui Ciai ha bisogno di un sostenitore a distanza c’è Pham Tan Loc, 7 anni, con un grave handicap che le impedisce persino di frequentare la scuola.
Loc vive con la mamma e la nonna - il papà è deceduto - in una situazione di degrado che sarebbe difficile da affrontare persino per una bambina senza i suoi problemi.
Le necessità della famiglia sono veramente tante e vitali, un sostegno a distanza, questa volta non finalizzato alla scolarizzazione, ma alla sussistenza del nucleo, sarebbe di grande sollievo a madre e nonna e consentirebbe un significativo miglioramento della qualità della vita della piccola Loc.
Info: Ciai, Lucia Recaldini, tel.: 02.84844419; email: sad@ciai.it