Giò e Martina, due sorelle che non si possono dividere
Luca e Alexandra, Pompeichiede una mano per crescerliVenti euro al mese. È questa la cifra che occorre al Santuario di Pompei per aiutare bambini in difficoltà come Luca che ha 12 anni e un padre in carcere. La madre campa facendo lavoretti saltuari e i soldi in casa non bastano mai. Luca ha un fratello e una sorella più piccoli. Ama la musica e suona il clarinetto ed è un asso del computer al punto che il suo sogno sarebbe diventare webmaster. Ma non pensiate che resti fermo tutto il giorno davanti a un monitor. No, Luca gioca anche a calcio in posizione di terzino.Alexandra di anni ne ha 8 anni e proviene da un paese straniero. Il padre è morto e la madre è gravemente malata. Alla bambina piace molto disegnare, ma la sua vera passione è la danza. Sogna di avere tre figli e di vivere in una bella casa con un giardino intorno.Questi bambini, assieme a tanti altri, sono sostenuti dal Santuario di Pompei che, da 130 anni accoglie, nutre, educa, istruisce e prepara alla vita bambini, ragazzi e giovani secondo il carisma del fondatore, il beato Bartolo Longo, che poneva al centro del progetto educativo la pedagogia dell’amore. Anche dopo la chiusura degli orfanotrofi, il santuario non ha abdicato alla sua missione; assieme agli orfani e ai figli dei carcerati, ha accolto, in semiconvitto, i bambini nel disagio. Da chi è stato allontanato da una famiglia disgregata, a chi ha subito violenze e abusi dai genitori. Da chi è stato sfruttato, a chi è scappato dalle guerre o dalla fame. Pompei non lascia soli i "suoi" figli e gli offre istruzione, cibo, abiti, aiuto nello studio, ma anche attività extrascolastiche come la musica, lo sport, le vacanze estive. Attualmente il centro diurno polifunzionale Crescere Insieme, retto dalla suore Domenicane Figlie del Santo Rosario di Pompei, e il centro di accoglienza oratoriale semiresidenziale Bartolo Longo, retto dai fratelli delle scuole cristiane, ospitano 300 minori provenienti da ambienti sociali a rischio. Il costo annuo per ognuno – comprensivo di stipendi agli insegnanti, agli educatori, agli addetti ai servizi di portineria, cucina e igiene, vitto, attività extrascolastiche e campi scuola estivi – è davvero molto alto. Ma per continuare a offrire a questi ragazzi un presente sereno e un futuro certo, l’arcivescovo di Pompei, Tommaso Caputo, ha pensato di istituire una borsa di studio a loro vantaggio per garantirne l’iter scolastico e formativo, in prospettiva lavorativa, alla quale potete partecipare anche con una piccola quota, a partire appunto da 20 euro mensili.Info per Luca: Centro Bartolo Longo, fratel Filippo, tel. 081.8577700; frizrf@libero.itInfo per Alexandra: Centro Crescere insieme, suor Maria Neve, tel. 081.8577401; casaemanuel@libero.it