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1° maggio, al via nuove «uscite»

Vittorio Spinelli martedì 30 aprile 2013
Ripartono da domani i pensionamenti del 2013 per i lavoratori che hanno raggiunto l'età pensionabile durante lo scorso mese di gennaio. Si tratta delle nuove liquidazioni che, dall'inizio dell'anno e fino a oggi, sono state bloccate per effetto dei nuovi requisiti stabiliti dalla riforma Fornero, e quindi applicati dall'Inps. La riforma, oltre a innalzare per tutte le categorie l'età minima per il pensionamento, ha aggiunto alla nuova età anche 3 mesi in più per calibrare la durata dei pagamenti alla maggiore speranza di vita degli interessati. Nel corso del 2013 i tre mesi aggiunti si completano a partire da oggi in avanti, per cui i lavoratori interessati possono ottenere la pensione con decorrenza dal 1° maggio, a patto di aver già presentato entro questo mese la relativa domanda. La festività di inizio mese allunga però al 2 maggio la disponibilità della rata mensile pagata dall'Inps. Invece per gli ex dipendenti pubblici, l'accredito dell'assegno dell'Inpdap è effettuato invece il giorno 16. Malgrado la riforma, risulta ancora ampio il ventaglio delle età pensionabili stabilite per le diverse categorie sociali. Raggiungono il diritto all'assegno nel corso del 2013 le fasce di lavoratori in possesso di una delle seguenti età anagrafiche, oltre al requisito contributivo:57 anni e 3 mesi: hostess iscritte al Fondo volo.61 anni e 3 mesi: piloti e stewards iscritti al Fondo volo.62 anni e 3 mesi: lavoratrici dipendenti da aziende private e del settore dei trasporti, dei telefoni, delle aziende elettriche ed ex esattoriali.63 anni e 9 mesi: a) donne artigiane, commercianti, coltivatrici dirette, colone, mezzadre e imprenditrici agricole. b) collaboratrici a progetto. 64 anni e 3 mesi: a) uomini e donne dipendenti da aziende private e del settore dei trasporti, dei telefoni e delle aziende elettriche, che abbiano maturato almeno 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2012 e che abbiano raggiunto al 1° gennaio 2013 "quota 97" attraverso la somma dell'età e dei contributi. b) lavoratrici dipendenti che siano in possesso alla data del 31 dicembre 2012 di un'anzianità contributiva di almeno 20 anni e di un'età anagrafica di almeno 60 anni. 65 anni e 3 mesi: a) anziani con redditi minimi e con diritto all'assegno sociale. b) invalidi civili titolari di assegni o pensioni che per legge vengono trasformate in assegno sociale. 66 anni e 3 mesi: a) lavoratori dipendenti da aziende private e del settore dei trasporti, dei telefoni e delle aziende elettriche. b) dipendenti pubblici iscritti all'Inpdap, all'Istituto postelegrafonici, al Fondo speciale delle ferrovie dello Stato. c) lavoratrici iscritte all'Inpdap, alle Poste, al Fondo ferrovie. d) artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni, mezzadri, imprenditori agricoli. d) collaboratori a progetto. 70 anni e 3 mesi: collaboratori, con almeno cinque anni di contributi, che non rag-giungono un assegno di importo superiore 1,5 volte quello dell'assegno sociale.