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Il Papa apre la Porta Santa Il Giubileo della misericordia è cominciato

Matteo Liut martedì 8 dicembre 2015

È stato con uno dei gesti più semplici della nostra quotidianità che il Papa ha inaugurare ufficialmente il Giubileo straordinario della Misericordia: l’apertura di una porta. Stamattina, Papa Francesco ha aperto e poi oltrepassato la Porta Santa di San Pietro, che è la prima porta a destra sulla facciata della Basilica vaticana. La celebrazione è stata seguita da tutto il mondo, vista l’eccezionalità dell’evento, ma in realtà questo gesto ha un significato molto semplice ed essenziale. Quel varco aperto ricorderà che tutti possono entrare nel grande abbraccio dell’amore di Dio, non serve nemmeno bussare, ma spetta a ognuno di noi prendere la decisione di superare la soglia. Durante il Giubileo questa verità, che è sempre valida, diventa ancora più evidente proprio attraverso l’apertura delle Porte Sante, simbolo di quel percorso straordinario verso il perdono offerto ai fedeli durante i dodici mesi giubilari. Dopo la lunga preparazione, avviata con la firma della bolla “Miseridordiae vultus” (“Il volto della Misericordia”) ad aprile, quindi, oggi si entra nel vivo. Il grande appuntamento di oggi  in Vaticano, però, ha avuto un’anticipazione nella Cattedrale di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, dove pochi giorni fa Francesco ha aperto la prima Porta Santa di tutto il mondo.

Quella di San Pietro non è l’unica Porta Santa attraverso la quale i fedeli possono passare come segno di penitenza e ottenendo quindi il perdono. Tutte le diocesi del mondo avranno le loro Porte Sante, almeno una in ogni comunità locale: la maggior parte di esse saranno aperte dai vescovi domenica prossima, 13 dicembre, quando a Roma verranno aperte altre due importanti Porte Sante: quella nella Basilica di San Giovanni in Laterano e quella di San Paolo fuori le Mura.