L'iniziativa. Muscoli e testa con la Popotus Cup, lo sport che fa diventare grandi
Sembra grasso e goffo Popotus (ricordiamoci che è pur sempre un ippopotamo...) però ama lo sport. E lo dimostrerà domenica 22 maggio al Centro Sportivo Pertini di Cornaredo, in provincia di Milano, quando scenderà in campo insieme a 500 bambini per presentare la prima edizione della Coppa Emiliano Mondonico e la Popotus Cup! Il giornale “Avvenire” la organizza insieme al Centro Sportivo Italiano (Csi) di Milano e all’Associazione Emiliano Mondonico, con la sponsorizzazione di Conad e Unareti.
Sarà di certo una grande festa, con tanto divertimento, ma anche un’occasione per indicare i valori dei quali il vero sport non deve mai dimenticarsi: la lealtà, il rispetto delle persone, la solidarietà e l’amicizia, il sacrificio, la responsabilità, l’uguaglianza...
L’associazione di volontariato Csi lo fa addirittura dal 1944, quando è stata fondata proprio per rendere possibile a tutti una sana attività fisica e per educare soprattutto i più giovani a crescere come persone forti e oneste grazie allo sport. Oggi possiedono la tessera del Csi un milione e trecentomila atleti, circa la metà dei quali hanno meno di vent’anni e quasi diecimila sono disabili; questa folla di sportivi forma ben 40mila squadre che partecipano ai campionati di 122 discipline sportive diverse. Però, oltre a questi importanti numeri, il Centro Sportivo Italiano considera fondamentali il gioco e la festa, perché solo quando ci si diverte in modo libero e fantasioso, magari in gruppo e immersi nella natura, si impara senza fatica a star bene con se stessi e con il mondo.
Campioni di valori: calati nel ruolo
Anche Popotus giocherà, domenica. E farà giocare! Cinquecento ragazzi della scuola primaria, accompagnati dalle loro famiglie e divisi in 42 squadre, potranno passare una scatenata giornata di divertimento guidati da esperti animatori, alternando sport e gioco, confrontandosi con i compagni in aree appositamente pensate e attrezzate per loro. E in mezzo a questo programma troverà posto anche la prima Popotus Cup «Campioni di valori!», un innovativo gioco di ruolo nel quale le squadre devono cercare di sconfiggere i Negasport, creature invisibili e cattive che si nascondono dovunque non si rispettano delle qualità fondamentali dello sport: il rispetto delle regole, l’impegno, l’entusiasmo, la lealtà, l’inclusione, la capacità anche di perdere, il rispetto dell’avversario, l’autostima, le pari opportunità per tutti, lo spirito di gruppo. A ognuno di questi valori sarà dedicata una medaglia, da conquistare sconfiggendo i temibili Negasport che come al solito useranno tutti i loro trucchi e imbrogli sleali per evitare di essere battuti e cacciati lontano.
Attenti ai Negasport: fanno domande a trabocchetto
Che cos’è un gioco di ruolo? Un gioco nel quale ogni partecipante assume un ruolo, cioè finge di essere qualcun altro e diventa un personaggio, interpretando magari un cavaliere antico oppure un pirata, o ancora una fata... La partita poi si può svolgere con l’aiuto di dadi, carte, figurine o altri strumenti che rappresentano le situazioni e le difficoltà da superare in modo corretto. Domenica ad esempio nel giocone di Popotus sarà possibile scoprire le carte dei valori oppure rispondere alle domande poste dai Negasport, che cercheranno di far cadere in trappola i bambini presenti con quesiti a trabocchetto: è vero che nel rugby la palla è ovale perché una volta qualcuno le si è seduto sopra? Sul serio non si possono fare gare di mountain bike vicino al mare? Quando si nuota a rana è obbligatorio fare «cra cra»: vero o falso? Per vincere serviranno tanta fantasia e conoscenza della storia e delle regole dei vari sport (dal tennis al judo, dalla pallamano all’atletica), ma soprattutto è indispensabile la collaborazione di tutta la squadra: se i partecipanti riusciranno a rispondere esattamente ad almeno tre domande (su cinque), il Negasport correrà a nascondersi per la vergogna e il gruppo avrà guadagnato la medaglia.