Guerra a colpi di sanzioni tra Ue e Russia Vietata la vendita dei detersivi occidentali
Dopo gli hamburger di MacDonald's, i fiori olandesi, le cosce di pollo americane, i vini moldavo e i succhi di frutta dell'Ucraina, la Russia mette al bando anche i detersivi provenienti dall'Occidente. L'embargo sui prodotti in arrivo dagli Usa e dalla Ue - cioè il divieto di importare merci, dalla carne al pesce, dalla verdura ai latticini ma anche gli articoli di pelletteria, l'abbigliamento e lescarpe - è in vigore da un anno. Ieri l'agenzia federale per la tutela dei consumatori ha ordinato a negozi e supermercati il ritiro dei prodotti detergenti di alcune marche straniere, tra cui Colgate-Palmolive, Henkel, Procter & Gamble. Non soddisfano i requisiti di sicurezza tossicologica, ha spiegato l'agenzia, e sono pericolosi. Per adesso, l'importazione dei prodotti non è stata vietata anche se si è proceduto a toglierli dagli scaffali.
La guerra delle sanzioni è cominciata nel marzo del 2014, quando gli Stati Uniti e l'Unione Europea decisero una serie di sanzioni nei confronti della Russia, colpevole di essersi annessa la Crimea - la penisola affacciata sul Mar Nero che faceva parte dell'Ucraina - con un intervento militare. La risposta di Putin è arrivata a stretto giro di posta, il 6 agosto.