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Il laser curerà le ferite di Kim Phuc Una speranza per “la bambina del napalm”

martedì 27 ottobre 2015
​Era l’8 giugno 1972 quando Nick Ut scattò un’immagine destinata a entrare nella storia, simbolo della guerra combattuta in Vietnam. Ritrae una bambina terrorizzata e nuda che corre per la strada dopo essere stata gravemente ustionata sulle braccia e sulla schiena da un bombardamento al napalm opera delle forze aeree del Vietnam del sud. La bambina si chiama Kim Phuc e all’epoca in cui la foto fu scattata aveva solo 9 anni. Più di quarant'anni dopo l'attacco al napalm che l'ha condannata a una vita di dolori strazianti e cicatrici permanenti su tutto il corpo per lei forse c'è una speranza. Il mese scorso Phuc, che oggi ha 52 anni, ha cominciato una cura al laser nel Centro di dermatologia di Miami che, secondo il dottor Jill Waibel, attenuerà le cicatrici ma soprattutto allevierà il dolore.Fu un fotoreporter dell'agenzia Associated Press a scattare la foto-simbolo e a soccorrere per primo Phuc portandola all'ospedale più vicino con il pullmino dell'agenzia. Poi Phuc fu trasferita all'ospedale britannico di Saigon dove restò per 14 mesi, subendo ben 17 operazioni: oggi vive fuori Toronto e ha due figli maschi, di 21 e 18 anni. Il trattamento laser che il dottor Waibel userà per tentare di curare la “bambina del Napalm” è molto caro, dai 1.500 a 2.000 dollari a seduta. Ma il medico ha deciso di non farsi pagare dopo averla conosciuta e dopo aver ascoltato la sua storia.