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Un premio Nobel al cinema La storia di Malala diventa un docufilm

Emanuela Genovese martedì 10 novembre 2015
​Ci sono fiabe che ispirano il nostro desiderio di un mondo pieno di pace. Ci sono film che infiammano il nostro cuore e lo riempiono di ideali. E ci sono storie vere che sono così fantastiche da dimostrare che il bene compiuto dagli uomini è un seme, destinato a diventare un rigoglioso albero. Una che il seme del bene lo ha fruttuosamente coltivato è Malala, la ragazza pakistana che a soli 17 anni ha vinto il Premio Nobel per la Pace, nel 2014. Una storia di coraggio così forte che il regista David Guggenheim ha voluto farne un documentario. Il film – che si intitola proprio “Malala” – è un ritratto intervista, che racconta a tutto tondo una ragazzina con le sue fragilità e i suoi desideri, uguali a quelli di tanti suoi coetanei. Una adolescente che litiga con i fratellini, che insegna al padre a usare Twitter e con la stessa calma parla davanti alla regina di Inghilterra, si confronta con Barack Obama, il presidente americano, visita i campi di rifugiati in Africa. Ma cos’ha di speciale la storia di Malala? Dal padre Ziauddin Yousafzai, Malala ha ereditato l’amore per lo studio e la passione per la giustizia. Quando la storia comincia, la ragazza vive nella valle dello Swat, in Pakistan, un paese dove regna la serenità. Poi, nel 2007, arrivano gli estremisti islamici e la valle dello Swat si trasforma in una valle di terrore. L’islamismo diventa una religione spietata, di regole dure, dove le bambine devono rinunciare allo studio, alla scuola. Malala non si arrende. Inizia a scrivere su un blog della BBC (la televisione di stato britannica), diventando così famosa che i talebani progettano un attentato: a soli 15 anni Malala, mentre è su un bus scolastico, viene colpita da una pallottola e rischia di non potersi più muovere. Ma il suo fisico è forte: si risveglia, inizia un periodo di riabilitazione e si trasferisce a Birmingham, in Inghilterra insieme a tutta la sua famiglia, continuando la sua battaglia in difesa del diritto allo studio. Tra interviste, filmati di repertorio e disegni animati, Malala è un film che mostra come l’amore che riceviamo può essere la forza con cui affrontiamo le difficoltà.