Popotus

Vietato leggere Lewis Carroll

Rossana Sisti venerdì 2 ottobre 2015

È un incarico di estrema delicatezza quello a cui viene chiamata Eugène Chignon, giovanissima istitutrice francese: dall’altra parte dell’oceano i signori Welrush, altolocati coniugi di New York, l’assumono attraverso un annuncio sul giornale perché si occupi della loro figlia Alice. A una condizione tassativa, che non si parli mai di “Alice nel Paese delle Meraviglie” (né del suo autore Lewis Carroll) da cui Alice Welrush sembrerebbe ossessionata. In realtà la bambina vuole vestire e pettinarsi come l’Alice letteraria e come lei s’infila nei tronchi cavi degli alberi o se ne va in giro alla ricerca del frettoloso Coniglio Bianco semplicemente perché quel libro l’ha conquistata. Ma tutto questo sembra assolutamente imbarazzante e sconveniente ai signori Welrush. Mademoiselle Eugène ce la mette tutta per rispettare la clausola del silenzio e della menzogna ma dovrà vedersela con un evento eccezionale in programma solo quattro giorni più tardi: il 4 maggio 1932 con un incontro all’Università per il centenario della nascita di Lewis Carroll si festeggerà Alice Liddell, la vera Alice ispiratrice del romanzo, ormai ottantenne. E la piccola Welrush non deve saperne nulla. I quattro giorni nella villa di New York sono pieni di colpi di scena, situazioni imbarazzanti e ridicole sia per la presenza dello svitato zietto Timothy dalla fame insaziabile e avvezzo ad arrampicarsi sui muri, sia  per l’incontrollabile abilità di Eugène nel provocare disastri. Niente al confronto del gran finale dove sfilano personaggi letterari e reali bizzarri e assurdi, parlare dei quali rovinerebbe la sorpresa. Tutte figure che l’autore, lo spagnolo Diego Arboleda, mette in scena con uno humor degno di Lewis Carroll e l’illustratore Raùl Sagospe tratteggia con altrettanta leggerezza. Una cosa è certa: Vietato leggere Lewis Carroll (Lapis edizioni; 12 euro) è un inno alla libertà della lettura e all’assurdità di ogni censura e proibizione. Un omaggio al potere della fantasia, quella che regala Paesi pieni di meraviglie e fa vedere anche nel nostro giardino conigli bianchi con il panciotto. Dai 9 anni.