Popotus

La strada del laser è cosparsa di farina

giovedì 15 gennaio 2015
​Buon anno della luce a tutti. Il 2015 sarà un anno pieno di compleanni come quelli per festeggiare Einstein e Abu Ali al-Hassan ibn al-Haytham, o se vi viene più facile Alhazen. Cento anni fa Albert scrisse a tutti i suoi colleghi di come anche la luce può cadere come fanno i sassi, le mele, i bambini...Tutti, luce compresa, per colpa della forza di gravità. Molto prima di lui, mille anni fa, lo scienziato arabo Alhazen scrisse sette grandi libri pieni di esperimenti e idee sulla luce e su come funziona l’occhio. Io ho cominciato a festeggiare chiedendo un po’ in giro per capire meglio di cosa è fatta la luce, ho un anno intero per scoprirlo. Una bambina che si chiama Agnese mi ha risposto che è fatta di fuoco e un ragazzetto che si chiama Tommaso mi ha detto che è fatta di molecole che fanno i colori. Ecco, una cosa bella della luce è che, com’è successo a questi due bambini, per tutto il corso della storia ha scatenato l’immaginazione delle persone che l’hanno studiata e continua a farlo. Spero che lo stesso accadrà con voi e con me. E siccome la luce mette allegria, questa volta di esperimenti ne facciamo due. Il primo è per vedere un raggio di luce, o qualcosa che gli somigli.Vi serve un laser, cercatelo con mamma o papà o con la professoressa di scienze per trovarne uno che potete usare anche voi senza rischi per i vostri occhi. Mentre lo tenete acceso puntandolo verso la parete di fronte a voi vedete solo un puntino luminoso, ma se provate a far cadere un po’ di farina tra il laser acceso e la parete, come se stesse nevicando tanta sottilissima polvere, scoprite tutto un mondo. Con questo sistema avete inventato un modo per vedere che strada fa il raggio che esce dal laser e arriva sulla parete, un’idea che potete usare per sperimentare cosa accade quando la luce incontra degli ostacoli: un pezzo di plastica, uno specchio, un pezzo di legno o uno di vetro. Gli ostacoli trasparenti sono una meraviglia per gli esperimenti con la luce. Prendete per esempio un bicchiere di vetro non colorato e di forma cilindrica e per ora lasciatelo vuoto appoggiato sul tavolo. Poi con un pennarello disegnate una freccia su un cartoncino, potete farla con la punta rivolta a destra o a sinistra, come preferite. Appoggiate sul tavolo anche il cartoncino, fate in modo che rimanga in piedi dietro al bicchiere e guardate la freccia attraverso il bicchiere, poi versate piano piano dell’acqua fino a riempirlo. Non è successo niente? Allora spostate lentamente il cartoncino e continuate a osservarlo attraverso il bicchiere pieno d’acqua per scoprire cosa accade alla freccia. Et voilà!
E se al posto della freccia disegnate una lettera dell’alfabeto in stampatello, per esempio una P? E una O? Potete ripetere l’esperimento continuando a disegnare lettere finché non scoprite quali lettere si comportano come la freccia e quali lettere no e se ci sono lettere che si comportano in qualche altro modo. E se provate a scrivere POPOTUS? Cosa accade invece se scrivete il vostro nome? Altro che due esperimenti. Sarà il caso che festeggiate anche voi il compleanno della luce, magari scrivendo una lettera come Albert e Alhazen per raccontare le vostre scoperte, le cose belle vanno fatte sapere in giro.