Avete mai sentito parlare di un cane che salva i pinguini? Nel mondo può succedere di tutto come è accaduto a Middle Island, una piccola isola vicino a Warrnambool, a sud dell’Australia. Lì vive una specie particolare di pinguini, chiamati Eudyptula minore: la loro altezza massima è  40 centimetri, pesano quasi un chilo, ma riescono a immergersi in acqua anche a 50 metri di profondità. Sono talmente piccoli che sono diventati nel tempo la preda preferita delle volpi. E cosa si può fare quando l’uomo non riesce a proteggere una specie animale in via di estinzione? In certi casi, mettere in campo la creatività è consigliabile e anche necessario: toccherà a un contadino di Warrnambool e ai suoi pastori maremmani - una specie canina particolarmente usata per proteggere e guidare le greggi - entrare in azione. Di protezione avevano proprio bisogno i pinguini di Middle Island, la cui popolazione  nel giro di cinque anni – dal  2000 al 2005 – è passata da 502 a 10 esemplari.  Una storia vera che ha ispirato il film Giotto, l’amico di pinguini, diretto dal regista Stuart McDonald, e che arriva nei cinema italiani il 29 ottobre. La storia ha come protagonisti Emily, una biologa che si occupa di proteggere la specie di pinguini che vive nell’isola di Middle Island e sua figlia Olivia, una bimba di 9 anni che ama passare il tempo libero con il giovane nonno Swampy e con Giotto, un pastore maremmano molto vivace. Non sembrano esserci soluzioni per salvare i pinguini fino a quando Swampy porta nel suo allevamento un pinguino ferito.  Quando Giotto, di notte,  protegge il pinguino da una volpe, Swampy progetta un piano segreto insieme alla giovane nipote.  Entrambi vogliono salvare Middle Island, ma Swampy vuole soprattutto dare un futuro alla figlia e alla nipote. Tra piccoli colpi di scena e rocamboleschi  inseguimenti, il film è una divertente commedia per bambini che amano le storie vere dove gli animali sono i protagonisti e dove il bene trova sempre una strada per vincere il male.