Starei ore a guardare i colori di una bolla di sapone, ma quasi sempre è una lotta contro il tempo e per di più un'operazione un po' scomoda. Tu soffi una bolla e devi inseguirla mentre lei volteggia in aria per qualche istante seguendo una traiettoria imprevedibile, ricoprendosi di mille colori. Alzi la mano chi non ha mai provato una volta a soffiare per spingere un po' più su la bolla e allungare questo svolazzo leggero. E per far in modo che la miscela di acqua e sapone svanisca evaporando il più lentamente possibile, ha aggiunto al miscuglio un ingrediente in più: glicerina q.b. (cioè quanto basta). Una sostanza che si compra in farmacia. Devi fare un po' di prove perché come sai questa non è la rubrica delle ricette, ma quella della curiosità. Però il trucco per osservare meglio i colori delle bolle, quello sì che posso dirtelo: devi imprigionare le bolle evitando di lasciarle in balia del vento. Serve un barattolino nero di quelli che contenevano i rullini per macchine fotografiche. Dopo qualche prova dovresti riuscire a scrivere la tua miscela: un tot di bicchierini d'acqua, un tot di bicchieri di sapone liquido per piatti, un tot di bicchierini (piccolo suggerimento) di glicerina o di un altro sciroppo appiccicoso, lasciare riposare e poi cominciare. Togli il tappo e immergi l'apertura del barattolino nella miscela che hai preparato, quando lo tiri su vedrai che al posto del tappo c'è una parete di acqua e sapone una specie di oblò. Ecco quando la bolla cade in una trappola così diventa una finestra trasparente di acqua e sapone. Ora sdraia il barattolino orizzontale e osserva cosa accade, lo sfondo nero ti sarà d'aiuto per osservare meglio i colori che compaiono sulla finestra. All'inizio nulla, poi piano piano i primi colori: quali? Se hai pazienza e la miscela è di quelle resistenti a un certo punto vedrai che i colori si dispongono in un modo ben preciso: come? Puoi provare a disegnarli su un foglio per fissare ciò che stai osservando. A un tratto nella parte alta dell'oblò succede qualcosa di nuovo: cosa? Il fatto è che avendo appoggiato il barattolino in questo modo l'acqua e il sapone colano giù e così la parte alta dell'oblò si assottiglia mentre la parte bassa diventa un po' più spessa. Col passar del tempo lo spessore della finestra cambia non solo perché l'acqua e il sapone colano, ma anche perché evaporano. E col tempo cambiano anche i colori. Tutto qua, si fa per dire: un gioco di luce riflessa su una lamina che cambia di spessore col passar del tempo. A ogni spessore il suo colore. Così i colori diventano un modo per misurare quanto è sottile questa lamina di acqua e sapone. Per continuare a fare scoperte puoi ripetere l'esperimento con una variazione: dopo aver immerso il barattolino tiralo fuori dall'acqua, ma questa volta anziché sdraiarlo appoggialo sul tavolo con l'oblò di acqua saponata che guarda all'insù così che tu lo osservi da sopra. Ora prendi una cannuccia, bagnala un po' e infilala nell'oblò senza romperlo. Soffia leggermente per formare una cupola di acqua e sapone (mezza bolla). Poi sfila la cannuccia e ricomincia a osservare i colori che compaiono sulla cupola. Capita la stessa cosa che prima accadeva nella parte alta dell'oblò. Buffo no? Stai imparando a fare previsioni proprio con una bolla di sapone, qualcosa che all'inizio sembrava la cosa più imprevedibile ed effimera del mondo.