Ce ne rendiamo conto quotidianamente, con sempre maggiore evidenza: la terra è malata, e gran parte della responsabilità è dell’uomo, dei suoi comportamenti. Da più parti si alzano grida d’allarme a segnalare che il tempo sta per scadere, che non si può più aspettare oltre, se vogliamo evitare un disastro senza rimedio. In proposito papa Francesco è instancabile nel sollecitare i grandi del mondo a promuovere un’inversione di rotta, così come nell’invitare la gente comune a un uso responsabile e sostenibile delle risorse. L’enciclica Laudato si' è in questo senso un manifesto esemplare. Al centro il concetto di ecologia integrale, cioè la consapevolezza che il tema ambientale non può essere separato dalla questione sociale, dall’attenzione all’uomo, a cominciare dai più poveri, dagli ultimi. A questa prospettiva, alla salvaguardia, custodia e cura del creato, così come si evince dalle Scritture è dedicato il nuovo episodio di Taccuino celeste, il podcast di Avvenire che indaga sui temi della fede, della religione. L’argomento viene affrontato a partire dalla Bibbia e dai documenti magisteriale per poi soffermarsi sull’impegno che viene richiesto a ciascuno di noi, nella vita di tutti i giorni. A maggior parte in questo periodo dell’anno (si concluderà il 4 ottobre), che non a caso le Chiese cristiane hanno voluto chiamare “Tempo del Creato”.

Come detto Taccuino celeste riflette e si interroga su cosa crede chi crede. Negli ultimi episodi si è occupato, tra l’altro, del significato della Chiese che smettono di essere luogo di culto, del segno della croce, di come “portare Dio in vacanza”, delle falsità che circondano la figura di Maria Maddalena, dell’esistenza del Purgatorio, di scomuniche ed eresie, di come dovrebbero essere le omelie.

Taccuino celeste è un appuntamento settimanale che però può essere ascoltato tutti i giorni, sempre gratuitamente (anche le vecchie uscite), sul sito di Avvenire e sulle principali piattaforme di streaming come Spotify, Amazon music, Spreaker, Apple podcast e YouTube. Ogni mercoledì un nuovo episodio. Per domande, suggerimenti, proposte di temi, consigli si può scrivere a: social@avvenire.it