Udienza. Il Papa: il diavolo divide, Dio unisce. Dobbiamo scegliere con chi stare
Papa Francesco ha fatto il suo ingresso in piazza San Pietro alle 9.20 e subito dopo aver iniziato il giro tra i settori della piazza ha fatto salire sulla jeep bianca scoperta 6 bambini, tre maschi e tre femmine, tutti in maglietta bianca con la scritta blu: “Coraggio di spendere la vita”.
Tra i 15mila fedeli presenti all'udienza generale, moltissimi i bimbi che il Papa, come di consueto, ha baciato e accarezzato lungo il tragitto, richiamato a gran voce dai saluti dei fedeli accalcati alle transenne. Tra le bandiere che sventolano tra la folla, anche quelle dell’Uruguay e del Brasile. Prima di compiere il tragitto a piedi verso la sua postazione al centro del sagrato, un abbraccio commovente e prolungato con un ragazzo down, accompagnato da una signora anziana – forse la mamma o la nonna – anche lei visibilmente commossa quando ha ricevuto a sua volta l’abbraccio di Francesco.
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"O stai con Dio o con il diavolo: la rinuncia e l’atto di fede vanno insieme"
Così si è espresso il Papa, commentando nell'udienza di oggi il momento in cui, durante il rito del Battesimo, si rinuncia a Satana, prima di pronunciare il Credo. "Santificata l’acqua del fonte, bisogna disporre il cuore per accedere al battesimo", ha spiegato Francesco: "Ciò avviene con la rinuncia a Satana e la professione di fede, due atti strettamente connessi tra loro". "Nella misura in cui dico no alle suggestioni del diavolo – il diavolo è colui che divide – sono in grado di dire sì a Dio che mi chiama a conformarmi a lui nei pensieri e nelle opere", ha proseguito il Papa. "Il diavolo divide, Dio unisce sempre la comunità, la gente, in un solo popolo", ha aggiunto a braccio. "Non è possibile aderire a Cristo ponendo condizioni", il monito: "Occorre distaccarsi da certi legami per poterne abbracciare davvero altri". "Noi, per quella gente che non si sa bene il profilo che ha, e che sempre è riuscita a cavarsela bene ma non chiaramente, diciamo: ‘Questo va bene con Dio e col diavolo'", l’esempio citato a braccio: "Questo non può andare: o stai con Dio o con il diavolo, la rinuncia e l’atto di fede vanno insieme. Occorre tagliare dei ponti, lasciandoli alle spalle, per intraprendere la nuova via che è Cristo".
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"Io rinuncio e io credo" è la "base" del Battesimo
"La risposta alle domande – ‘Rinunciate a Satana, a tutte le sue opere, e a tutte le sue seduzioni?’ – è formulata alla prima persona singolare: Rinuncio". A farlo notare è stato il Papa, nella catechesi di oggi dedicata ancora una volta al rito del Battesimo. "Io rinuncio, così si risponde", ha proseguito Francesco a braccio: “Non anonimamente, rinuncio io. E allo stesso modo viene professata la fede della Chiesa, dicendo: ‘Credo'”. “Io rinuncio, e io credo: e questo è alla base del battesimo”, ha sottolineato ancora fuori testo.
Secondo il Papa, si tratta di "una scelta responsabile, che esige di essere tradotta in gesti concreti di fiducia in Dio. L’atto di fede suppone un impegno che lo stesso battesimo aiuterà a mantenere con perseveranza nelle diverse situazioni e prove della vita". Poi Francesco ha citato l’antica sapienza di Israele: “Figlio, se ti presenti per servire il Signore, preparati alla tentazione". "Cioè preparati alla lotta", ha aggiunto a braccio: "E la presenza dello Spirito Santo ti darà la forza per lottare bene". "Quando intingiamo la mano nell'acqua benedetta e facciamo il segno della Croce, pensiamo con gioia e gratitudine al battesimo che abbiamo ricevuto", l’invito finale: "Quest’acqua ci ricorda il battesimo, l’acqua benedetta ci ricorda il battesimo, il commento a braccio. E rinnoviamo il nostro Amen – sono contento – per vivere immersi nell'amore della Santissima Trinità".