Papa

SANTA MARTA. Pregare con coraggio e insistenza per toccare il cuore di Dio

Alessandro Gisotti lunedì 1 luglio 2013
Dobbiamo pregare con coraggio il Signore, anche con insistenza come ha fatto Abramo. E’ quanto affermato stamani da Papa Francesco nella Messa alla Casa Santa Marta. Il Papa ha ribadito che pregare è anche “negoziare col Signore”, diventare perfino inopportuni come ci insegna Gesù. Alla Messa, concelebrata dal cardinale Kurt Koch e da mons. Brian Farrell, ha preso parte, tra gli altri, un gruppo di sacerdoti e collaboratori del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani.Abramo parla con coraggio e insistenza al Signore per difendere Sodoma dalla distruzione. Papa Francesco svolge la sua omelia partendo dalla Prima Lettura e subito osserva che “Abramo è un coraggioso e prega con coraggio”. Abramo, ha detto ancora, “si sente la forza di parlare faccia a faccia col Signore e cerca di difendere quella città”. E lo fa con insistenza. Nella Bibbia, dunque constata il Papa, si vede che “la preghiera deve essere coraggiosa”:“Quando noi parliamo di coraggio pensiamo sempre al coraggio apostolico, andare a predicare il Vangelo, queste cose… Ma c’è anche il coraggio davanti al Signore. Quella parresia davanti al Signore: andare dal Signore coraggiosi per chiedere le cose. Un po’ fa ridere, va bene ma fa ridere questo perché Abramo parla col Signore in una maniera speciale, con questo coraggio e uno non sa: è davanti a un uomo che prega o davanti a un ‘commercio fenicio’, perché lui tira sul prezzo, va, va… E insiste: da cinquanta è riuscito ad abbassare il prezzo a dieci. Lui sapeva che non era possibile. Soltanto c’era un giusto: il suo nipote, il suo cugino… Ma con quel coraggio, con quella insistenza, andava avanti”.A volte, ha detto, si va dal Signore a “chiedere una cosa per una persona”, si chiede questo e quello e poi si va via. “Ma quella – ha avvertito – non è preghiera”, perché “se vuoi che il Signore dia una grazia, devi andare con coraggio e fare quello che ha fatto Abramo, con quell’insistenza”. Il Papa rammenta che è Gesù stesso che ci dice che dobbiamo pregare così come la vedova col giudice, come quello che va a bussare di notte alla porta dell’amico. Con insistenza: “Gesù ci insegna così”. E infatti, ha osservato, Gesù elogia la donna siro-fenicia che con insistenza chiede la guarigione della figlia. Insistenza, ha affermato il Pontefice, anche se stanca, ed “è stancante davvero”. Ma questo, ha detto, “è un atteggiamento della preghiera”. Santa Teresa, ha ricordato, “parla della preghiera come un negoziare col Signore” e questo “è possibile solo quando c’è la familiarità col Signore”. “E’ stancante, è vero – ha ribadito – ma questa è la preghiera, questo è prendere da Dio una grazia”. Il Papa ha così sottolineato l’argomentazione che Abramo utilizza nella sua preghiera: “Prende gli argomenti, le motivazioni dello stesso cuore di Gesù”:“Convincere il Signore con le virtù proprie del Signore! Quello è bello! L’esposizione di Abramo va al cuore del Signore e Gesù ci insegna lo stesso: ‘Il Padre sa le cose. Il Padre – non preoccupatevi – manda la pioggia sui giusti e sui peccatori, il sole per i giusti e per i peccatori’. Con quell’argomentazione Abramo va avanti. Io mi fermerò qui: pregare è negoziare col Signore, anche diventare inopportuno col Signore. Pregare è lodare il Signore nelle sue cose belle che ha e dirgli che queste cose belle, ce le mandi a noi. E se Lui è tanto misericordioso, tanto buono, che ci aiuti!”“Io – ha detto il Papa - vorrei che oggi, tutti noi, cinque minuti, non di più, durante la giornata prendessimo la Bibbia e lentamente dicessimo il Salmo 102”, recitato oggi fra le due Letture: “‘Benedici il Signore anima mia, quanto è in me benedica il suo nome. Non dimenticare tutti i suoi benefici. Egli perdona tutte le colpe, guarisce tutte le infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e di misericordia…’. E con questo impareremo le cose che dobbiamo dire al Signore quando chiediamo una grazia. ‘Tu che sei misericordioso, Tu che perdoni, fammi questa grazia’: come aveva fatto Abramo e come aveva fatto Mosè. Andiamo avanti nella preghiera, coraggiosi, e con questi argomenti che vengono proprio dal cuore di Dio”.