Vaticano. Silence, Papa Francesco e l'incontro con il regista Martin Scorsese
«Per un newyorkese trapiantato come me il silenzio è merce rara» dice un Martin Scorsese sorridente, felice e rilassato, parlando di Silence il suo ultimo film, ambientato nel Giappone degli shogun Tokugawae delle loro violentissime persecuzioni contro chi si convertiva alla fede cristiana.
L'intervista viene pubblicata dall'Osservatore Romano. Ed è stata rilasciata dal regista americano dopo l'incontro con Papa Francesco che ha raccontato di aver letto «Silenzio», il libro di Shusaku Endo da cui è stata tratta la sceneggiatura del film di Scorsese.
Il regista ha donato al Papa due quadri legati al tema dei "cristiani nascosti": uno di questi raffigura un'immagine molto venerata della Madonna, opera di un artista giapponese del settecento.
A proposito del lavoro sul set con i gesuiti, nell'intervista si legge il ringraziamento di Scorsese a padre James J. Martin e agli altri gesuiti che sono stati molto attenti, molto accurati e collaborativi. Ci hanno aiutato a evitare ingenuità, errori di ambientazione, errori nel comportamento dei singoli personaggi. Anche ad affrontare un tema delicato come il rapporto tra speranza e disperazione, terrore e forza interiore,caduta e rinascita. In fondo anche ripetere ho paura, ho paura, ho paura rivolgendo il pensiero a Dio, mantenendo il dialogo con lui, è pregare. Sono sempre stato affascinato dalle storie che raccontano vincoli di amicizia molto stretti, dai personaggi che hanno tra loro un legame forte, come tra fratelli».
«Sono rimasto conquistato dalla sua familiarità e dalla sua grazia, e dal modo in cui ha gestito l’incontro, apparentemente molto informale. C’era qualcosa nel suo volto e nel suo sguardo che mi ha fatto sentire immediatamente a mio agio”. Così Martin Scorsese, in un’intervista esclusiva a Tv2000, ha raccontato dell’incontro di stamane in Vaticano con Papa Francesco.
Stasera 30 novembre alle 21 su Tv2000 in onda l'intervista al regista americano Martin Scorsese.
Silence, è il nuovo film di Martin Scorsese sulle persecuzioni dei cristiani in Giappone
Va detto che il regista americano si trovava a Roma per presentare l'anteprima del nuovo film sui martiri giapponesi. Silence - nelle sale italiane dal 12 gennaio - è il titolo del nuovo film di Martin Scorsese, il celebre regista americano, che trasporterà sul grande schermo l’omonimo romanzo di Shùsaku Endo, prolifico scrittore giapponese cattolico, autore di questo capolavoro su un episodio cruciale della storia del cristianesimo nel Sol levante: la persecuzione imperiale che diede origine al fenomeno dei kirishitan, i «cristiani nascosti» durante le persecuzioni del XVII secolo. E che diversi decenni dopo tornarono “alla luce”, avendo conservato di generazione in generazione la fede pur senza clero né personale religioso, solamente trasmettendo la fede di padre in figlio. Un fenomeno molto caro a Papa Francesco, che da giovane sognava di andare missionario proprio nel Paese asiatico. E che più volte si è riferito all’esperienza dei «cristiani nascosti» nipponici quali esempio di una «storia esemplare» di cristianesimo.
È stato lo stesso artefice di Toro scatenato e di Taxi driver a spiegare, a suo tempo (in Tu credi? Conversazioni su Dio e la religione di Antonio Monda, Fazi) a spiegare le radici cristiane del suo modo di vedere la vita: «Penso che il cattolicesimo sia parte della mia intimità, e sono convinto che sarà sempre così. Ritengo che la mia fede in Dio sia nella mai ricerca costante. Ma certamente mi definisco un cattolico». Addirittura - siamo nel 2006 - Scorsese confidò a Monda: «Ho fatto il regista per esprimere tutto me stesso e anche il mio rapporto con la religione, che è determinante».
Va ricordato che il regista americano aveva già girato un altro film sul cristianesimo, «L’ultima tentazione di Cristo» (1988) che si attirò, allora, numerose critiche da parte del mondo cattolico. In Vaticano vengono organizzate occasionalmente proiezioni di film in linea con gli argomenti che preoccupano la Chiesa: di recente sono stati mostrati "Unbroken" di Angelina Jolie e "Il caso Spotlight", il film premio Oscar sull'inchiesta da Premio Pulitzer condotta dal Boston Globe sulle molestie dei preti di Boston. «Silence» per la sua storia di martirio in Giappone è stato proiettato al Pontificio Istituto Orientale, ricevendo pareri molto positivi nel prestigioso ateneo dei gesuiti.