Papa

Udienza. Il Papa prega per le vittime della tragedia sul torrente Raganello

mercoledì 22 agosto 2018

“Perché i santi sono così capaci di toccare il cuore? Perché nei santi vediamo quello che il nostro cuore profondamente desidera: autenticità, relazioni vere, radicalità. E questo si vede anche in quei ‘santi della porta accanto’ che sono, ad esempio, i genitori che danno ai figli l’esempio di una vita coerente, semplice, onesta e generosa”. Così papa Francesco nel corso dell’udienza generale. “Se si moltiplicano i cristiani che prendono su di sé il nome di Dio senza falsità”, allora “l’annuncio della Chiesa viene più ascoltato e risulta più credibile. Se la nostra vita concreta manifesta il nome di Dio, si vede quanto è bello il Battesimo e che grande dono è l’Eucaristia! quale sublime unione ci sia fra il nostro corpo e il Corpo di Cristo, Lui in noi e noi in Lui!”. “Dalla croce di Cristo in poi – ha proseguito -, nessuno può disprezzare sé stesso e pensare male della propria esistenza. Nessuno e mai! Qualunque cosa abbia fatto. Perché il nome di ognuno di noi è sulle spalle di Cristo. Vale la pena di prendere su noi il nome di Dio perché Lui si è fatto carico del nostro nome fino in fondo, anche del male che c’è in noi, per mettere nel nostro cuore il suo amore”.

IL TESTO DELLA CATECHESI

“Il mio pensiero va alla tragedia, avvenuta nei giorni scorsi in Calabria nei pressi del torrente Raganello, dove hanno perso la vita escursionisti provenienti da varie Regioni d’Italia. Mentre affido alla bontà misericordiosa di Dio quanti sono drammaticamente scomparsi, esprimo la mia spirituale vicinanza ai loro familiari, come anche ai feriti”. Lo ha detto il Papa a conclusione dell’udienza generale nell’Aula Paolo VI.