Regina Coeli. Il Papa: Dio moltiplichi le vocazioni. Ai preti: siate misericordiosi
Gesù è il “Pastore buono per eccellenza” perché ha offerto la sua vita per noi e ci risana dalle “tante forme di infermità spirituale”, come ambizione, pigrizia, orgoglio. Serve però “mettere con fiducia la propria esistenza nelle mani del Risorto”. Lo ricorda il Papa stamani al Regina Coeli.
Relazione personale non conoscenza intellettiva
Ci sono delle condizioni per poterci risanare, prosegue il Papa. Commentando il Vangelo odierno, Francesco sottolinea che quando Gesù dice di conoscere le sue pecore e che le sue pecore lo conoscono, “non parla di una conoscenza intellettiva ma di una relazione personale”, di “tenerezza reciproca” . Il Papa esorta, quindi, a “lasciarci conoscere” da Gesù. Lui, infatti, sa quali sono i nostri pregi e difetti, i progetti e le speranza deluse. “Ma ci accetta così come siamo, anche con i nostri peccati, per guarirci, per perdonarli” e “ci guida con amore, perché possiamo attraversare sentieri anche impervi senza smarrire la via”.
Se si raffredda rapporto con Gesù, prevalgono altri modi di vivere
Ma anche noi siamo chiamati a conoscere Gesù, esorta il Papa. Per fare questo bisogna abbandonare “gli atteggiamenti autoreferenziali per incamminarsi su strade nuove”, aperte su vasti orizzonti:
Quando nelle nostre comunità si raffredda il desiderio di vivere il rapporto con Gesù, di ascoltare la sua voce e di seguirlo fedelmente, è inevitabile che prevalgano altri modi di pensare e di vivere che non sono coerenti col Vangelo. Maria, la nostra Madre ci aiuti a maturare una relazione sempre più forte con Gesù. Aprirci a Gesù, perché entri dentro di noi. Una relazione più forte: Lui è risorto. Così possiamo seguirlo per tutta la vita.
Si moltiplichino le vocazioni
E al termine della preghiera, il Papa ricorda ancora che in questa quarta Domenica di Pasqua, la Chiesa celebra la Giornata di Preghiera per le Vocazioni, che quest’anno ha per tema: “Ascoltare, discernere, vivere la chiamata del Signore”. E invita a ringraziare il Signore:
Oggi, in particolare, ringraziamo per i nuovi sacerdoti che ho ordinato poco fa nella Basilica di San Pietro. E chiediamo al Signore che mandi tanti buoni operai a lavorare nel suo campo, come pure moltiplichi le vocazioni alla vita consacrata e al matrimonio cristiano. Come dicevo, ho ordinato oggi sedici sacerdoti. Di questi sedici, quattro sono venuti qui per salutarvi, e dare la benedizione con me.
Le ordinazioni di 16 nuovi sacerdoti: siate come il buon pastore
Sedici nuovi sacerdoti, undici dei quali della diocesi di Roma. Diverse le loro origini: cinque sono di Roma, tre provengono dall’India, uno dalla Croazia e uno dalla Romania, e poi da Perù, Viet-Nam, Myanmar, Colombia, El Salvador, Madagascar.
I diaconi pronunciano il loro “sì” nella IV domenica di Pasqua, detta del Buon Pastore, in cui la Chiesa celebra la 55ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.
Vivete ciò che insegnate
Gesù inviato dal Padre - ha sottolineato Francesco nell'omelia della Messa prima del Regina Coeli - inviò nel mondo gli Apostoli e quindi i Vescovi di cui i presbiteri sono collaboratori, per servire il popolo di Dio con la predicazione, le azioni di culto, specialmente la celebrazione dell’Eucaristia. Il Papa ricorda ai candidati che saranno partecipi della missione di Cristo, unico Maestro e raccomanda loro:
Dispensate a tutti quella Parola di Dio, che voi stessi avete ricevuto con gioia. Leggete e meditate assiduamente la Parola del Signore per credere ciò che avete letto, insegnare ciò che avete appreso nella fede, vivere ciò che avete insegnato.
Pensate ai vostri peccati, siate misericordiosi
Le parole dei sacerdoti saranno nutrimento per i fedeli , "gioia e sostegno ai fedeli di Cristo il profumo della vostra vita”. Francesco descrive i compiti a cui essi sono chiamati e in particolare sottolinea: “Con il Sacramento della Penitenza rimetterete i peccati nel nome di Cristo e della Chiesa”, aggiungendo poi a braccio:
E qui mi fermo per chiedervi: per favore, non stancatevi di essere misericordiosi. Pensate ai vostri peccati, alle vostre miserie che Gesù perdona. Siate misericordiosi.
Piacere a Dio, non agli uomini
Francesco invita infine i neo sacerdoti ad esercitare in letizia e carità sincera il loro sacerdozio: unicamente intenti a piacere Dio e non a voi stessi o agli uomini, per altri interessi. Soltanto il servizio a Dio, per il bene del santo popolo fedele di Dio.
Abbiate sempre davanti agli occhi l’esempio del Buon Pastore, che non è venuto per essere servito, ma per servire e per cercare e salvare ciò che era perduto.