Il Papa si prepara a un nuovo viaggio. Come annunciato il 28 settembre dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, «accogliendo l’invito delle autorità civili ed ecclesiali» Francesco si recherà «nel Regno del Bahrein nei giorni dal 3 al 6 novembre di quest’anno, visitando le città di Manama e Awali in occasione del “Forum for dialogue: East and West for human coexistence”» cioè forum sul dialogo dedicato alla coesistenza umana tra Oriente e Occidente. Inutile dire che il richiamo immediato va al “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale” firmato ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019 dal Papa e dal grande imam di al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb.

Francesco sarà il primo Pontefice a visitare il Bahrein piccolo Stato arabo, diventato regno nel 2002 da emirato che era, e organizzato come monarchia costituzionale guidata dalla famiglia Al Khalifa. Il re è Hamad bin Isa Al Khalifa, mentre Salman bin Hamad Al Khalifail, l’erede al trono, è primo ministro. Dal punto di vista della popolazione, nel Paese i cristiani rappresentano circa il 10% degli abitanti, per un totale di 180mila (in larga parte stranieri), di cui 140mila cattolici.

Durante il viaggio, Francesco visiterà due città: la capitale Manama e Awali, dove il 10 dicembre 2021 è stata consacrata la cattedrale di Nostra Signora d’Arabia, patrona del Golfo Persico. Quel giorno il cardinale Luis Antonio Tagle durante l’omelia sottolineò come dedicare una chiesa significhi che essa sarà «riservata alle opere sacre per la gloria di Dio e la santificazione del popolo di Dio. Per questo la chiesa è chiamata anche casa di Dio e casa della famiglia di Dio. Voi, cara famiglia di Dio – aggiunse l’allora prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli –, venite spesso nella vostra casa, in questa chiesa, per incontrare, e conversare, parlare col nostro Padre misericordioso».

Particolare significativo, la prima pietra della Cattedrale era stata donata da papa Francesco: era un mattone della Porta Santa della Basilica di San Pietro per l’Anno Santo della redenzione (1983-1984).

Ecco il programma

Otto i discorsi, compresi un'omelia e un Angelus, che il Pontefice pronuncerà durante la visita. Ecco il programma dettagliato.

Giovedì 3 novembre. Il Papa partirà alle 9.30 dall'aeroporto di Roma-Fiumicino per Awali, dove atterrerà alle 16.45 locali alla Sakhir Air Base, luogo avverrà l'accoglienza ufficiale. Alle 17.30, al Sakhir Royal Palace, Francesco renderà la sua visita di cortesia al re del Bahrein, Hamad bin Isa Al Khalifa, seguita alle 18.10 dalla cerimonia di benvenuto e alle 18.30 dall'incontro con le autorità, la società civile e il Corpo diplomatico.

Venerdì 4 novembre. Sempre ad Awali, il Papa interverrà alle 10 alla chiusura del "Bahrain Forum for Dialogue: East and West for Human Coexistence" presso la Piazza Al-Fidà nel complesso del Sakhir Royal Palace. Alle 16 è previsto invece l'incontro privato con il Grande Imam di Al-Azhar, lo sceicco Ahmad Al-Tayyeb, nella Residenza papale nei pressi del Sakhir Royal Palace. Alle 16.30 in programma l'incontro con i membri del Muslim council of elders presso la Moschea del Sakhir Royal Palace e, alle 17.45, l'Incontro ecumenico e preghiera per la pace nella Cattedrale di Nostra Signora d'Arabia.

Sabato 5 novembre. Sempre ad Awali, alle 8.30 la celebrazione della Messa presieduta dal Papa al Bahrein National Stadium e, alle 17, l'incontro con i giovani presso la Scuola del Sacro Cuore.

Domenica 6 novembre. Francesco si trasferirà a Manama, dove alle 9.30 sono previsti l'incontro di preghiera e l'Angelus con i vescovi, i sacerdoti, i consacrati, i seminaristi e gli operatori pastorali presso la chiesa del Sacro Cuore. Alle 12.30, di nuovo ad Awali, la cerimonia di congedo la Sakhir Air Base, e alle 13 la partenza in aereo per Roma-Fiumicino, con arrivo previsto alle 17.