L'omelia. Il Papa: il mondo vive un periodo amaro, ma è sempre tempo di salvezza
La celebrazione per la Vergine di Guadalupe: fedeli indossano abiti tradizionali
Il mondo vive «un periodo amaro, pieno di fragori di guerra, crescenti ingiustizie, carestie, povertà e sofferenza. Fame». Lo ha detto il Papa nel corso della Messa per la memoria della beata Vergine Maria di Guadalupe, patrona delle Americhe, celebrata nella Basilica di San Pietro.
«Sebbene questo orizzonte appaia cupo, sconcertante, con presagi di ancor più grande distruzione e desolazione - ha aggiunto il Pontefice - l'amore e la condiscendenza divini ci dicono che anche questo è un tempo propizio di salvezza, nel quale il Signore, attraverso la Vergine Maria, continua a donarci suo Figlio, che ci chiama alla fratellanza, a mettere da parte l'egoismo, l'indifferenza e l'antagonismo, invitandoci a farci carico "in fretta" gli uni degli altri, ad andare incontro ai fratelli e alle sorelle dimenticati e scartati dalle nostre societa' consumistiche e apatiche».
Francesco ha ricordato che «Quasi cinque secoli fa, in un momento complicato e difficile per gli abitanti del nuovo mondo, il Signore volle trasformare il turbamento che suscitò l’incontro tra due mondi diversi in recupero di senso e di dignità, in apertura al Vangelo. E lo fece inviando Maria, sua Madre».
Tra il 9 e il 12 dicembre 1531, sulla collina del Tepeyac a nord dell’attuale Città del Messico Maria apparve più volte a Juan Diego Cuauhtlatoatzin, azteco convertito al cristianesimo, oggi beato. Il vescovo non credette alla sua testimonianza e gli chiese un segno soprannaturale. Juan Diego andò trovò delle rose tipiche della regione spagnola di Castiglia sbocciate fuori stagione e in una pietraia. Le raccolse per portarle al vescovo. Quando poi di fronte al presule e ad altri sette testimoni aprì il suo mantello - tilma - per mostrare i fiori, sul tessuto apparve l'immagine della Vergine Maria, morenita, ossia meticcia, a prefigurare la nascita di una nuova e originale civiltà.
«Ringraziamo il Signore per l’immenso affetto che ci ha dimostrato mandando nel nostro continente americano la sua Madre Santissima - ha concluso Bergoglio - Lei continua a vegliare su di noi e a mostrarci la sua tenerezza materna, la sua consolazione e il suo aiuto. Vuole ricordarci che è stato il Vangelo a modellare l’anima dell’America Latina, e che come credenti in Cristo è nostra responsabilità essere testimoni credibili dell’amore di Gesù Cristo e protagonisti decisi nella costruzione di una nuova cultura che si prenda cura, includa e riabiliti. Che Gesù Cristo, il desiderato da tutte le nazioni, per intercessione di Nostra Madre di Guadalupe, ci conceda giorni di gioia e di serenità, affinché la pace del Signore abiti nei nostri cuori e in quello di tutti gli uomini e le donne di buona volontà».