Roma. Papa Francesco al Forum delle Famiglie: natalità, la politica passi ai fatti
Un'immagine dell’udienza di Papa Francesco al Forum delle Famiglie. Il Papa si è intrattenuto anche i numerosi bambini presenti nell’Aula Clementina
La famiglia in Italia ha bisogno di «buone politiche». E soprattutto bisogna «arrivare a un’inversione di tendenza del tasso di natalità». Passando dalle parole ai fatti e dai palliativi alle misure concrete. Al punto che con una significativa aggiunta a braccio Il Papa ha rimarcato: «L’ho detto, ma voglio ripeterlo: stiamo vivendo un inverno demografico grave e dobbiamo reagire con questo, con tutte le nostre forze, con il nostro lavoro, con le nostre idee per convincere. Il mio segretario mi ha detto che l’altro giorno, passava per la piazza di San Pietro e ha visto una signora con il carrello dei bambini, ma c’era un cagnolino dentro. È un simbolo, per questo lo dico. Ci vogliono figli. Abbiamo bisogno di figli».
Sono le principali sottolineature con cui Francesco si è rivolto oggi ai membri del Forum delle Associazioni familiari, guidati dal presidente Gianluigi De Palo. Francesco li ha ringraziati perché, ha detto, «cercate di tenere alta in Italia la voce delle famiglie: una voce non lamentosa, ma propositiva; una voce non ideologica, ma capace di interpretare la realtà e i bisogni delle famiglie italiane, specialmente di quelle con più figli, che si trovano ingiustamente penalizzate».
Di qui il suo appello a continuare sulla strada tracciata. Specie nel confronto con le istituzioni. «Un aspetto che riconosco in voi e per cui vi incoraggio - ha sottolineato infatti il Pontefice - è che cercate di stimolare una buona politica per le famiglie e con le famiglie. Lo fate non a partire da una particolare ideologia, ma sulla base della dottrina e della prassi sociale della Chiesa. E lo fate applicando il metodo del dialogo: dialogare con tutte le istituzioni responsabili delle politiche familiari, non per fare gli interessi di una parte, di una categoria, ma ricercando il bene comune».
E proprio questa deve essere la bussola del cammino. Come ha specificato papa Bergoglio, «un impegno politico in senso ampio e alto, contributo al bene comune del Paese, perché le famiglie non siano sfruttate e poi penalizzate, ma promosse e sostenute». Questa oltre tutto «è l’unica strada per arrivare a un’inversione di tendenza del tasso di natalità». Qui, ha fatto notare il Pontefice, «tocchiamo un altro punto che condivido con voi e sul quale, anzi, vi ringrazio, perché mi avete aiutato a conoscere meglio la situazione italiana. Grazie anche alle vostre iniziative, il tema della natalità è ormai emerso in primo piano nelle agende politiche. Ma si tratta di passare dalle parole ai fatti; e poi di passare dai palliativi a una terapia vera ed efficace. E voi, giustamente, non volete limitarvi a denunciare il problema. Sarebbe troppo facile e troppo comodo».
Per questo Francesco ha chiesto di andare oltre. «Cercate invece - ha esortato - di seguirne gli sviluppi, di vigilare sul lavoro delle istituzioni preposte, non – come spesso avviene – per criticare l’operato degli avversari politici, ma in atteggiamento costruttivo, facendo proposte realistiche e documentate, offrendo la consulenza di esperti al di sopra delle parti. Questo è un servizio che può fare una realtà come la vostra, che cerca di pensare e agire politicamente “al di qua” degli schieramenti partitici».
Al termine Francesco ha raccomandato: «Andate avanti su queste due strade: la testimonianza gioiosa dell’essere famiglia e l’impegno per una buona politica per e con le famiglie. Ma abbiate cura di voi stessi, come coppie e come famiglie! Prendetevi il tempo necessario per la preghiera, per il dialogo tra voi coniugi e con i figli».
Nel suo saluto al Papa, il presidente De Palo aveva ricordato: «Le famiglie non vogliono mancette, ma un fisco realmente equo. E per questo continueremo a essere pungolo. Con il nostro stile di dialogo, andando oltre le categorie ormai logore di destra e sinistra».