Curia Romana. Papa Francesco: anche nella Chiesa abusi e corruzione
"Sarebbe brutta una Chiesa senza speranza!" ha esclamato papa Francesco nel suo sesto discorso alla Curia Romana per lo scambio degli auguri natalizi, in quello che è una sorta di bilancio dell'anno vissuto dalla Chiesa.
IL TESTO INTEGRALE DEL DISCORSO DEL PAPA
"Cari fratelli e sorelle, nel mondo turbolento, la barca della Chiesa quest'anno ha vissuto e vive momenti difficili, ed è stata investita da tempeste e uragani", ma "il Natale - ha detto - ci conferma nella speranza che non delude mai. Quella speranza dalla quale dipende la vita di ciascuno di noi e tutta la storia della Chiesa e del mondo. Gesù, in realtà, nasce in una situazione sociopolitica e religiosa carica di tensione, di agitazioni e di oscurità. La sua nascita, da una parte attesa e dall'altra rifiutata, riassume la logica divina che non si ferma dinanzi al male, anzi lo trasforma radicalmente e gradualmente in bene, e anche la logica maligna che trasforma perfino il bene in male, per portare l'umanità a rimanere nella disperazione e nelle tenebre: 'la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta'".
"LA CHIESA INVESTITA DA TEMPESTE E URAGANI"
Sui momenti difficili che hanno investito la Chiesa, il Papa ha usato parole molto nette, parlando di "tempeste e uragani". Alcuni, aggiunge, "sbalorditi dalle notizie, hanno iniziato a perdere la fiducia in essa e ad abbandonarla; altri, per paura, per interesse, per secondi fini, hanno cercato di percuotere il suo corpo aumentandone le ferite; altri non nascondono la loro soddisfazione nel vederla scossa; moltissimi però continuano ad aggrapparsi con la certezza che 'le porte degli inferi non prevarranno contro di essa'. Intanto la Sposa di Cristo prosegue il suo pellegrinaggio tra gioie e afflizioni, tra successi e difficoltà, esterne e interne. Certamente le difficoltà interne rimangono sempre quelle più dolorose e distruttive".
"L'essere cristiani, in generale, e per noi in particolare l'essere unti, consacrati del Signore non significa comportarci come una cerchia di privilegiati che credono di avere Dio in tasca, ma da persone che sanno di essere amate dal Signore nonostante il nostro essere peccatori e indegni. I consacrati, infatti, non sono altro che servi nella vigna del Signore che devono dare, a tempo debito, il raccolto e il ricavato al Padrone della vigna".
"La Bibbia e la storia della Chiesa - ha proseguito papa Francesco - ci danno la dimostrazione che tante volte perfino gli stessi eletti, strada facendo, iniziano a pensare, a credere e a comportarsi come padroni della salvezza e non come beneficiari, come controllori dei misteri di Dio e non come umili distributori, come doganieri di Dio e non come servitori del gregge loro affidato. Tante volte – per zelo eccessivo e mal indirizzato – invece di seguire Dio ci si mette davanti a Lui, come Pietro che criticò il Maestro e meritò il rimprovero più duro che Cristo abbia mai rivolto a una persona: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
I NUOVI MARTIRI DI OGGI INDICATI DA PAPA FRANCESCO
Parlando delle afflizioni, papa Francesco è tornato oggi a denunciare le strumentalizzazioni politiche sulla questione migratoria, per avere vantaggi elettorali. "Quanti immigrati, costretti a lasciare la patria e a rischiare la vita, incontrano la morte, o quanti sopravvivono ma trovano le porte chiuse e i loro fratelli in umanità impegnati nelle conquiste politiche e di potere. Quanta paura e pregiudizio!", ha sottolineato Francesco che ha anche ricordato "quante persone vengono sistematicamente torturate ancora oggi nelle stazioni di polizia, nelle carceri e nei campi dei profughi in diverse parti del mondo!". Il Papa ha poi elencato le altre vittime delle ingiustizie nel mondo di oggi: "Quante persone e quanti bambini muoiono ogni giorno per mancanza di acqua, di cibo e di medicine! Quanta povertà e miseria! Quanta violenza contro i deboli e contro le donne! Quanti scenari di guerre dichiarate e non dichiarate! Quanto sangue innocente viene versato ogni giorno!". "Quanta disumanità e brutalità ci circondano da ogni parte!", ha esclamato con angoscia Francesco. "Viviamo anche, in realtà, una nuova epoca di martiri. Sembra che la crudele e atroce persecuzione dell’impero romano non conosca fine. Nuovi Neroni nascono continuamente per opprimere i credenti, soltanto per la loro fede in Cristo. Nuovi gruppi estremisti si moltiplicano prendendo di mira le chiese, i luoghi di culto, i ministri e i semplici fedeli. Nuovi e vecchi circoli e conventicole vivono nutrendosi di odio e ostilità verso Cristo, la Chiesa e i credenti. Quanti cristiani vivono ancora oggi sotto il peso della persecuzione, dell’emarginazione, della discriminazione e dell’ingiustizia in tante parti del mondo! Continuano, tuttavia, coraggiosamente ad abbracciare la morte per non negare Cristo. Quanto è difficile, ancora oggi, vivere liberamente la fede in tante parti del mondo ove manca la libertà religiosa e la libertà di coscienza!
GLI ABUSI DI POTERE, DI COSCIENZA E SESSUALI
"L’esempio eroico dei martiri e dei numerosissimi buoni samaritani, ossia dei giovani, delle famiglie, dei movimenti caritativi e di volontariato e di tanti fedeli e consacrati, non ci fa scordare la contro-testimonianza e gli scandali di alcuni figli e ministri della Chiesa". È l’analisi del Papa, che nel discorso rivolto alla Curia Romana ha fatto ancora una volta riferimento "alle piaghe degli abusi e dell’infedeltà".
"La Chiesa da diversi anni è seriamente impegnata a sradicare il male degli abusi, che grida vendetta al Signore, al Dio che non dimentica mai la sofferenza vissuta da molti minori a causa di chierici e persone consacrate: abusi di potere, di coscienza e sessuali". Lo ha assicurato Papa Francesco nel discorso alla Curia Romana per lo scambio degli auguri natalizi sottolineando che "l'esempio eroico dei martiri e dei numerosissimi buoni samaritani, ossia dei giovani, delle famiglie, dei movimenti caritativi e di volontariato e di tanti fedeli e consacrati, non ci fa scordare comunque la contro-testimonianza e gli scandali di alcuni figli e ministri della Chiesa". "I peccati e i crimini delle persone consacrate - ha continuato - si colorano di tinte ancora più fosche di infedeltà, di vergogna e deformano il volto della Chiesa minando la sua credibilità. Infatti, la Chiesa, insieme ai suoi figli fedeli, è anche vittima di queste infedeltà e di questi veri e propri reati di peculato". "Cari fratelli e sorelle - ha scandito - sia chiaro che dinanzi a questi abomini la Chiesa non si risparmierà nel compiere tutto il necessario per consegnare alla giustizia chiunque abbia commesso tali delitti. La Chiesa non cercherà mai di insabbiare o sottovalutare nessun caso".
IL GRAZIE DEL PAPA AI MEDIA CHE HANNO DATO VOCE ALLE VITTIME DI PEDOFILIA
"Vorrei ringraziare vivamente quegli operatori dei media che sono stati onesti e oggettivi e che hanno cercato di smascherare questi lupi e di dare voce alle vittime - ha aggiunto il Papa -. Anche se si trattasse di un solo caso di abuso - che rappresenta già di per sé una mostruosità - la Chiesa chiede di non tacere e di portarlo oggettivamente alla luce, perché lo scandalo più grande in questa materia è quello di coprire la verità".
TRE TIPI DI ABUSO: SESSUALE, DI POTERE E DI COSCIENZA
Tre tipi di abusi commessi perfino dal re Davide, che "nonostante il suo essere eletto, re e unto del Signore, commise un triplice peccato, cioè tre gravi abusi insieme: abuso sessuale, di potere e di coscienza. Tre abusi distinti, che però convergono e si sovrappongono". "La storia inizia – ha ricordato il Papa raccontandola – quando il re, pur essendo esperto di guerra, rimane a casa a oziare invece di andare in mezzo al popolo di Dio in battaglia. Davide approfitta, per suo comodo e interesse, del suo essere il re (abuso di potere). L’unto, abbandonandosi alla comodità, inizia l’irrefrenabile declino morale e di coscienza. Ed è proprio in questo contesto che egli, dalla terrazza della reggia, vede Betsabea, moglie di Uria l’ittita, mentre fa il bagno e se ne sente attratto. La manda a chiamare e si unisce a lei (altro abuso di potere, più abuso sessuale). Così abusa di una donna sposata e sola, e per coprire il suo peccato, richiama a casa Uria e cerca invano di convincerlo a passare la notte con la moglie. E successivamente ordina al capo dell’esercito di esporre Uria a morte certa in battaglia (altro abuso di potere, più abuso di coscienza). La catena del peccato si allarga a macchia d’olio e diventa rapidamente una rete di corruzione".
IL VIDEO INTEGRALE DEL DISCORSO ALLA CURIA ROMANA PER IL NATALE
IN REGALO AI CARDINALI IL COMPENDIO DI TEOLOGIA ASCETICA E MISTICA DI TANQUEREY
Al termine del suo discorso alla Curia Romana, nella Sala Clementina, in occasione degli auguri natalizi, il Papa ha regalato ai cardinali e ai superiori il “Compendio di teologia ascetica e mistica” di Adolphe Tanquerey, nell’edizione a cura di padre Daniele Libanori e padre Giuseppe Forlai, entrambi della diocesi di Roma. “Credo che è bene, magari non leggerlo tutto ma cercare nell’indice su questa virtù, su questo atteggiamento…”, ha spiegato Francesco rivolgendosi a braccio ai presenti: “Ci farà bene per la riforma di ognuno di noi e per la riforma della Chiesa”, ha assicurato Francesco.