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Dopo l'Angelus. Il Papa chiede ai governi un Patto Mondiale sui Rifugiati

lunedì 18 giugno 2018

Nel dopo Angelus, Papa Francesco ha ricordato che mercoledì prossimo, 20 giugno, ricorrerà la Giornata Mondiale del Rifugiato,promossa dalle Nazioni Unite per richiamare l’attenzione su ciò che vivono, spesso con grandi ansietà e sofferenze, i nostri fratelli costretti a fuggire dalla loro terra a causa di conflitti e persecuzioni”.

Francesco ha inoltre evidenziato che la Giornata, quest’anno, cade nel vivo delle consultazioni tra i Governi “per l’adozione di un Patto Mondiale sui Rifugiati, che si vuole adottare entro l’anno, come quello per una migrazione sicura, ordinata e regolare”.

Il Papa ha quindi auspicato che gli Stati coinvolti in questi processi “raggiungano un’intesa per assicurare, con responsabilità e umanità, l’assistenza e la protezione a chi è forzato a lasciare il proprio Paese”.

Il Francesco ha poi esortato ogni persona a contribuire all’accoglienza e all’integrazione. “Ma anche ciascuno di noi è chiamato ad essere vicino ai rifugiati – ha detto Francesco -, a trovare con loro momenti d’incontro, a valorizzare il loro contributo, perché anch’essi possano meglio inserirsi nelle comunità che li ricevono”. Il Papa ha concluso sottolineando che “in questo incontro e in questo reciproco rispetto e appoggio c’è la soluzione di tanti problemi”.

E ancora una volta la voce del Papa si è levata per porre all'attenzione del mondo un conflitto e delle popolazioni dimenticate. Francesco ha parlato dello Yemen, esprimendo la sua preoccupazione per una guerra senza fine e facendo appello alla comunità internazionale perchè favorisca un negoziato che argini la situazione già disastrosa. Quindi ha invitato i fedeli a pregare Maria per il Paese: Con preoccupazione seguo la sorte drammatica delle popolazioni dello Yemen, già stremate da anni di conflitto. Faccio appello alla comunità internazionale perché non risparmi alcuno sforzo per portare con urgenza al tavolo dei negoziati le parti in causa ed evitare un peggioramento della già tragica situazione umanitaria. Preghiamo la Madonna per lo Yemen: “Ave Maria…”.

Una drammatica guerra civile insanguina lo Yemen dal 2015, con oltre 10 mila morti e milioni di persone che soffrono la carestia. A contrapporsi senza soluzione, finora, le truppe degli Emirati Arabi e i ribelli houti sostenuti dall’Iran, che nel 2014 hanno deposto il governo di Sanaa.