Angelus. Il Papa: preghiamo per lo Yemen, lì muoiono bambini
Il Papa ieri all'Angelus, con due bambini (Ansa)
All'Angelus il Papa ha rivolto ieri un appello per la pace nello Yemen e in particolare in favore dei bambini, prime vittime del conflitto. Dì lì a un paio d'ore partenza per il viaggio apostolico negli Emirati Arabi Uniti, prima volta di un Pontefice nella Penisola arabica, terra di conflitto tra lo Yemen e la coalizione guidata dall'Arabia Saudita e di cui fanno parte gli Emirati.
«Con grande preoccupazione - ha detto Francesco dalla finestra del Palazzo apostolico - seguo la crisi umanitaria nello Yemen. La popolazione è stremata dal lungo conflitto e molti bambini soffrono la fame: il loro grido e quello loro genitori sale al cospetto di Dio». «Faccio appello alle parti interessate e alla Comunità internazionale - ha esortato - per favorire con urgenza il rispetto degli accordi, assicurare il cibo e lavorare per il bene della popolazione. Invito tutti a pregare per i nostri fratelli dello Yemen». Proseguendo a braccio ha aggiunto: «Preghiamo forte perché sono dei bambini che hanno fame, hanno sete, non hanno medicine, sono in pericolo di morte».
Secondo l'ultimo report di Save the children sono 85mila i bambini morti di fame nello Yemen negli ultimi tre anni, in una guerra spesso dimenticata ma che ha colpito di recente l'attenzione mondiale proprio per la situazione al limite dei più piccoli.
Più volte il Papa aveva già parlato del conflitto in Yemen, ad esempio all'Urbi et orbi dello scorso Natale.
Nella Giornata per la Vita un appello per «favorire le nascite»
Sempre ieri, Giornata per la Vita, il Papa all'Angelus ha rivolto un appello anche a favore di «un impegno concreto per favorire le nascite, che coinvolga le istituzioni e le varie realtà culturali e sociali, riconoscendo la famiglia come grembo generativo della società».
L'incontro con i clochard ospitati dall'Aeroporto
Prima di lasciare Casa Santa Marta per dirigersi a Fiumicino, il Papa ha salutato una decina di persone di diversi Paesi mediorientali, cristiani e musulmani, accolte dall'Elemosineria Apostolica e dalla Comunità di Sant'Egidio.
Arrivato in auto a Fiumicino, prima di raggiungere l'aereo il Papa si è fermato a far visita ai 6 clochard ospiti della parrocchia dell'aeroporto, Santa Maria degli Angeli, dove la società di gestione Aeroporti di Roma ha realizzato un punto di prima e temporanea accoglienza. Il Papa, che ha lodato l'iniziativa tesa ad aiutare i più bisognosi, si è fermato a parlare con i senzatetto per una decina di minuti, stringendo loro le mani e donando sorrisi e carezze.